08
Ago

Hansen: il cambiamento climatico è in atto…sono stato troppo ottimista

L’estate del 2012 si prospetta come una delle più calde, i primi dati sembrano indicare valori addirittura superiori a quelli del 2003.

Il Washington Post del 4 agosto ha ospitato un editoriale di James Hansen, direttore del Goddard Institute della NASA, il quale non usa mezzi termini parlando di cambiamenti climatici.

Quando ho testimoniato davanti al Senato nella calda estate del 1988, ho dato l’allarme sul tipo di futuro che il cambiamento climatico avrebbe portato a noi e al nostro pianeta. Ho illustrato le tristi conseguenze dovute a temperature costantemente in aumento, mosse dall’uso dei combustibili fossili da parte dell’umanità. Ma vi devo confessare una cosa: sono stato troppo ottimista

Hansen prosegue nel suo editoriale anticipando alcuni dati contenuti in un articolo pubblicato sulla Proceedings of the National Academy of Science, e che non sono di certo rassicuranti.

Lo studio, scaricabile qui dal sito del GISS, si basa sull’elaborazione dei dati climatici reali, a partire dal 1951. Le anomalie di temperatura media stagionale si sono spostate verso temperature più elevate e la gamma delle anomalie è aumentata. Si sono osservati valori anomali estivi estremamente caldi, circa 3 volte rispetto alla deviazione standard di una gaussiana, costruita sulla base della climatologia del periodo assunto come riferimento (1951-1981), come evidenziato nella figura.

 

Evoluzione anomalie di temperatura [Fonte: NASA]

 

Il caldo estremo, che interessava una porzione della superficie terrestre di poco inferiore all’1% nel periodo di riferimento, interessa ora circa il 10% della superficie terrestre.

Hansen e i suoi collaboratori affermano quindi che “possiamo affermare, con un elevato grado di fiducia, che le anomalie estreme come quelle in Texas e Oklahoma nel 2011 e Mosca nel 2010 erano una conseguenza del riscaldamento globale”.

Il climatologo statunitense lascia alcune parole di speranza in chiusura del suo editoriale, ma pone un monito molto chiaro “Il futuro è adesso, ed è caldo!

 

Sul sito del GISS è disponibile il materiale integrativo alla pubblicazione e alcune animazioni grafiche che aiutano maggiormente la comprensione dei dati.

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