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Amazzoni climatiche: ritratti di donne che lottano per la giustizia climatica

Nella nostra rubrica presentiamo sei ritratti di diplomatiche e attiviste locali che in tutto il mondo lottano a favore della giustizia climatica

Nelle questioni legate al cambiamento climatico la donna dovrebbe essere uno dei punti di riferimento per ogni discorso, a causa della sua importanza nella società e della sua maggiore vulnerabilità. Nel dibattito internazionale, al contrario, la rappresentanza femminile non è proporzionata ai rischi cui le donne sono esposte in caso di disastri ambientali. Nelle settimane che hanno preceduto la COP22 di Marrakech abbiamo presentato il lavoro di quante, diplomatiche o attiviste locali, si stanno distinguendo nel campo della giustizia climatica. Di seguito la lista di articoli di  Chiara Soletti e Federica Pastore pubblicati su Il Fatto Quotidiano.

Patricia Espinosa, una buona notizia per la giustizia ambientale
Dopo Christiana Figueres, il garante della diplomazia climatica è di nuovo una donna del Centro America: personalità di grande spessore umano e provata dedizione alla causa della giustizia climatica (link).

Mary Robinson, le persone al centro delle politiche
Accademica, legislatrice e avvocata. È la donna che ha messo il rispetto dei diritti umani e dell’equità di genere al centro delle politiche di contrasto agli impatti del cambiamento climatico (link).

Hindou Oumarou Ibrahim, dedicare la vita ad un popolo
Ha dedicato la sua vita alla salvaguardia del popolo Mbororo e della sua terra. Ibrahim ha coinvolto le popolazioni indigene della regione nel programma del governo per le risorse ambientali del Ciad utilizzando la conoscenza tradizionale per far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico (link).

Kathy Jetnil-Kijiner, l’attivismo ambientale attraverso la poesia
La poetessa, scrittrice e giornalista marshallese che promuove la conoscenza delle questioni ambientali da parte dei giovani per fornire alla popolazione delle isole del Pacifico gli strumenti necessari per rispondere all’emergenza climatica (link).

Zakia Naznin, migrazioni ambientali e giustizia climatica
L’antropologa che in Bangladesh ha posto la prospettiva di genere al centro del suo lavoro. Alla ricerca delle cause della vulnerabilità di chi non può emigrare dalle zone rurali in cui vive (link)

Sharan Burrow, il mondo del lavoro deve contribuire all’azione climatica
Il cambiamento climatico è una minaccia anche per il lavoro: aumento della disoccupazione, danni agli assetti aziendali, impatti negativi sulla produttività. Un’efficace azione climatica può garantire la riduzione della povertà, una maggiore inclusione sociale e la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro (link).

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