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Nov

COP23, la voce di Schwarzenegger

di Benedetta Armocida – 

Salute e clima sono stati i protagonisti dello scorso 12 novembre alla 23esima Conferenza delle Parti (COP23) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). I nostri delegati, assieme ai rappresentati di altre associazioni, hanno tenuto un side event sul rapporto tra cambiamenti climatici, salute, diritti umani e parità di genere. Nel mentre capi di Stato, funzionari governativi e professionisti sanitari si sono riuniti per parlare dell’impatto del cambiamento climatico sulla salute e di come, agendo a tutela di quest’ultima, si possa implementare l’Accordo di Parigi.

La conferenza è iniziata con l’intervento del Presidente della COP23 e Primo Ministro della Repubblica di Figi, Frank Bainimarama, che ha sottolineato la necessità di proteggere la salute dai rischi climatici, soprattutto per gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo e delle piccole isole. Ha ricordato come sia necessario ascoltare la voce dei più vulnerabili, sia per quanto riguarda l’adattamento che la mitigazione ai cambiamenti climatici.

Infatti, come affermato dal Dr. Tedros Adhanom, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “non possiamo affrontare la salute e il benessere senza solidarietà e senza considerare i problemi climatici“.

La discussione ha analizzato gli interventi messi in atto dai governi nazionali e dalla comunità sanitaria globale nell’attuazione degli impegni dell’accordo di Parigi e dell’Agenda sulla salute e sul clima. Si è valutato lo stato attuale del progresso e individuato gli ostacoli per azioni concrete, con l’obiettivo di proteggere e promuovere la salute affrontando il cambiamento climatico.

Protagonista dell’evento è stato Arnold Schwarzenegger, ex governatore della California, che nel suo intervento riporta la necessità di dover cambiare metodo di comunicazione per far emergere chiaramente le conseguenze dell’inquinamento e del cambiamento climatico sulla salute. “È ora che ci svegliamo e parliamo di fatti. Ogni giorno 25.000 persone muoiono a causa dell’inquinamento“. Ha aggiunto anche che alle persone interessa poco discutere dell’aumento delle temperature o dell’innalzamento del livello del mare, ma che invece “si preoccupano quando sentono parlare di cancro, di malattie e morti dovuti al cambiamento climatico”.

La sua proposta di includere gli impatti sulla salute ogni volta che si parlerà di cambiamento climatico ha suscitato grande approvazione da parte della platea. Poi, riferendosi ai rappresentanti dell’OMS, ha chiesto di intervenire attivamente e politicamente contro i combustibili fossili, proprio come avvenuto nel 2003 con l’accordo sul controllo del tabacco. Schwarzenegger suggerisce di etichettare i combustibili fossili per rendere i consumatori consapevoli dei rischi che si corrono con il loro utilizzo.

L’obiettivo è concreto: dare un futuro migliore, più pulito e più sano alle prossime generazioni.

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