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E’ tempo di agire: ha inizio la COP dell’ambizione climatica

di Francesca Casale

Questo lunedì 2 dicembre è iniziata a Madrid la sessione di negoziati sul clima dell’ONU, sotto la presidenza del governo del Cile, durante la quale dovranno essere finalizzate le regole per l’implementazione dell’Accordo di Parigi rimaste in sospeso dai negoziati di Katowice.

Bisogna agire oggi, non domani, e la COP25 è la nostra opportunità di agire

La giornata di apertura è cominciata con la nomina di Carolina Schmidt, Ministro dell’ambiente cileno, alla presidenza della COP25. La crisi climatica, come ha sottolineato la Schmidt nel suo primo intervento, è la più grande sfida del XXI secolo. Inoltre, colpendo maggiormente i Paesi e le popolazioni più vulnerabili, si presenta come una delle principali cause di ingiustizia e disuguaglianza. Proprio per tale motivo, la presidente ha ricordato che, nel corso dei negoziati è necessario che le persone rimangano al centro della discussione. Questo negoziato è stato dalla stessa definito come una “blu COP” per il ruolo centrale dell’oceano nella sfida ai cambiamenti climatici che racconta anche il punto di incontro tra popoli e tra negoziatori.

Quest’anno si sente ancor più forte l’urgenza di trovare una soluzione a grande scala che permetta di arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050 grazie alla collaborazione e al compromesso raggiunto tra le Parti (i Paesi facenti parte della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici) e altri stakeholders tra cui regioni, città, società civile, aziende e settore finanziario.

Dopo le lunghe discussioni avvenute alla COP di Katowice sul riconoscimento dei risultati delle ricerche scientifiche presentate dall’IPCC (Report 1.5°C), uno degli aspetti di maggior rilievo della giornata è stato il ruolo della scienza.

Nella discussione politica, infatti, non si possono più tralasciare le evidenze scientifiche del cambiamento climatico: la scienza deve tassativamente essere parte della soluzione ed è essenziale per una transizione più veloce, ambiziosa ed efficace. Anche Hoesung Lee, presidente dell’IPCC, ha ricordato che l’UNFCCC sta lavorando molto per basare il dibattito politico sulle evidenze scientifiche e ha rinnovato l’invito alle Parti di richiedere il supporto scientifico del panel per eliminare il continuo divario tra scienza e politica.

“la scienza deve tassativamente essere parte della soluzione ed è essenziale per una transizione più veloce, ambiziosa ed efficace”

Il Segretario dell’ONU Antonio Guterres è intervenuto con un discorso molto toccante in cui ha apertamente descritto la situazione critica in cui si trova in nostro Pianeta. Non accetta, infatti, mezze misure: la neutralità carbonica va raggiunta entro il 2050 e l’unica alternativa possibile è tenere i combustibili fossili dove devono stare, sottoterra. “Bisogna agire oggi, non domani, e la COP25 è la nostra opportunità di agire”.

La concentrazione di CO2 continua di anno in anno a raggiungere livelli sempre più alti, i ghiacciai fondono, il permafrost fonde, i ghiacci artici e antartici fondono sempre più velocemente e gli oceani aumentano il loro livello. “L’IPCC, con i suoi tre Special Report è stata chiara”, dice Guterres, “stiamo distruggendo il sistema che ci tiene in vita”. In futuro ci sarà competizione per le terre agricole, si perderà biodiversità e di conseguenza i servizi ecosistemici. Le conseguenze dell’aumento della temperatura saranno enormi per l’umanità ed è assolutamente necessario agire per la sicurezza e la salute di tutti.

I Paesi continuano a pensare di usare i combustibili fossili in futuro, portando l’incremento di temperatura rispetto al periodo preindustriale a 3°C, il doppio rispetto all’obiettivo di 1.5°C che ci si è posti. Dobbiamo cambiare con urgenza il nostro stile di vita. In un mondo a +3°C non ci sarà vita sulla terra e gli impatti saranno catastrofici.

I Contributi Determinati a livello Nazionale (Nationally Determined Contributions – NDCs) del 2020 dovranno illustrare come decarbonizzare – entro il 2050 – tutti i settori grazie alle tecnologie disponibili. Già quest’anno, le Parti devono preparare gli NDCs per la COP26 con l’ambizione giusta sia nella mitigazione che nell’adattamento. Abbiamo già le conoscenze scientifiche e le risorse per applicarli.

Dobbiamo agire per le generazioni future. #tiempodeactuar

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