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Apr

Italian Climate Network con FIMA al Festival Internazionale del Giornalismo

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I cambiamenti climatici oltre il catastrofismo, il giornalismo ambientale a Perugia

Giovedì 1 Maggio, all’interno del Festival Internazionale di
Giornalismo di Perugia, la Federazione Italiana Media Ambientali (FIMA) spiegherà come raccontare i cambiamenti climatici, andando oltre il sensazionalismo ma approfondendone le cause.

A precederlo, due workshop per approcciare il giornalismo ambientale a cui interverranno professionisti che raccontano il mondo della sostenibilità ogni giorno sulle principali testate del Paese.

Dal 30 Aprile al 4 Maggio, Perugia sarà la capitale mondiale del giornalismo.
Giovedì 1 Maggio, inserito nel ricco programma del Festival Internazionale di Giornalismo, dalle 10 alle 12 presso la Sala dei Notari si svolgerà il convegno “Pianeta rovente. Comunicare il cambiamento climatico oltre il catastrofismo”, organizzato dalla Federazione Italiana dei Media Ambientaliinsieme a esponenti del mondo giornalistico e scientifico come Stefano Caserini del Politecnico di Milano,Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, Alex Sorokin, presidente di InterEnergy, Roberto Cavallo, presidente della cooperativa ERICA, Veronica Caciagli, presidente dell’Italian Climate Network, Luca Conti di Simplicissimus Book Farm, Roberto Giovannini de La Stampa, Marco Gisotti giornalista e comunicatore ambientale, Simonetta Lombardo, Ceo di Silverback e Mario Salomone, direttore di .Eco e presidente FIMA.

 

“Le evidenze scientifiche del cambiamento climatico causato dall’uomo sono di giorno in giorno più solide, eppure l’informazione non è all’altezza della situazione. Non lo è nel mondo, e meno che mai in Italia” spiega Luca Mercalli, anticipando i contenuti del suo intervento. “Salvo rari casi, mancanza di approfondimento, di rigore, di coerenza, se non vere e proprie posizioni negazioniste, creano un continuo stato di confusione, di dubbio, di emergenza temporanea seguita da lunghi periodi di indifferenza, che impediscono la formazione di una consapevolezza collettiva e l’adozione di atti politici incisivi”.
“Prima ce ne rendiamo conto tutti, meglio è” continua Luca Conti. “Le notizie ambientali, fuori dai media specializzati, circolano veramente poco. Non voglio cercare colpevoli, né tra i giornalisti, né tra il pubblico. La questione ambientale o si risolve con il cambiamento di comportamento di massa (tra pubblico e aziende) o non si risolve”.

Tutti gli abstract degli interventi previsti sono disponibili su www.fimaonline.it.

A precedere questo importante incontro, mercoledì 30 Aprile, tra le 11.30 e le 13, si svolgerà l’incontro “Si fa presto a dire green”, organizzato da Giornalisti nell’Erba e patrocinato da FIMA, e animato da Paola Bolaffio, direttrice di Giornalisti nell’Erba, Sergio Ferraris, direttore di QualEnergia, Marco Fratoddi, direttore de La Nuova Ecologia, Roberto Giovannini de La Stampa, Alfredo Macchi di Mediaset e Ilaria Romano di Giornalisti nell’Erba. Mentre, sempre il 30 Aprile, dalle 16 alle 17, il workshop “La notizia ambientale nei media italiani: tipologie, specificità e trattamento” anch’esso organizzato da FIMA.

 

Hashtag #ijf14.

 

 

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