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Dic

L’Italia di candida alla COP26 e aderisce alla Coalizione degli Ambiziosi

Durante la giornata dell’educazione dalla COP24, il ministro dell’ambiente Costa ha deciso di mandare un segnale importante di attenzione e azione verso la questione dei cambiamenti climatici, firmando e annunciando la candidatura dell’Italia come paese ospitante della COP26.

L’annuncio è avvenuto durante un importante evento sull’educazione climatica organizzato nell’ambito di ACE (Action for Climate Empowerment), ed è stato accompagnato dalla proposta di istituire una Children COP, una conferenza sui cambiamenti climatici dove a partecipare sarebbero le fasce più giovani delle nazioni di tutto il mondo. E’ un segnale positivo, da accogliere con la speranza che ragazze e ragazzi di tutto il mondo possano finalmente acquisire un ruolo e una piattaforma di rilevanza globale su temi ambientali e climatici, che riguardano loro più di chiunque altro.

Subito dopo il suo intervento, il ministro Costa ha incontrato con una delegazione di attori della società civile italiana, tra cui Italian Climate Network, che tramite un intervento congiunto ha fatto sapere al ministro di avere apprezzato molto l’adesione alla Colazione degli ambiziosi (High Ambitions Coalition) che si propone di rilanciare gli obiettivi e di fare da traino nelle negoziazioni per tenere alta l’attenzione e non rischiare di far scadere gli obiettivi in soluzioni troppo compromissorie per far fronte all’emergenza climatica.

La società civile ha fatto sapere al ministro che sarebbe ideale, dopo l’annuncio della candidatura dell’Italia, cercare di sfruttare questo momentum per rilanciare la sfida in sede europea, convincendo altri stati ad aderire alla Colazione e a prendere una posizione più forte a livello nazionale e internazionale. E` stata apprezzata la rinnovata presa di posizione del ministro in occasione della plenaria per il forte accento posto sulla necessità di decarbonizzazione totale contenuto nel Piano Energia-Clima, la strategia italiana di sviluppo industriale.

Un altro tema centrale per le organizzazioni presenti è la transizione equa, ovvero l’importanza di avere un approccio che integri i diritti dei lavoratori e i diritti umani nella transizione energetica, rimandando alla visione sistemica auspicata da molti leader, tra cui il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Questo tema non riguarda solo la produzione di carbone, ma anche una visione sistemica e di governance, poiché nessun settore produttivo sarà escluso.

La delegazione delle organizzazioni italiane si è detta preoccupata per la reticenza di alcuni paesi ad includere il tema dei diritti umani e i risultati del dialogo Talanoa nel testo negoziale di Katowice.

Il Ministro Costa da parte Sua ha sottolineato l’impegno della delegazione italiana per la preparazione e l’attenzione mostrata su tutti i tavoli di negoziazione alla COP di Katowice. L’Italia è presente ai tavoli di lavoro, rappresentando gli interessi del Paese ma sempre nel rispetto della mediazione con gli altri stati dell’Unione Europea in tutti i tavoli negoziali, spingendo per quello che viene definito “il massimo comune denominatore”.

Il Ministro ha affermato che “l’ambizione è alta, vogliamo un testo negoziale al rialzo. Condivido i vostri punti e sarei fuori dal tempo se non li condividessi”. L’Italia crede fortemente nella transizione energetica e nel potere che le energie rinnovabili hanno per rilanciare l’economia, allo stesso tempo riconosce che l’unica maniera in cui questa transizione possa avvenire sia includendo i lavoratori affinché questa sia giusta ed equa, che in primo luogo tuteli i diritti dei lavoratori e ne crei nuovi posti di lavoro.  Per questo motivo l’Italia è uno dei paesi firmatari della dichiarazione sulla transizione equa.

Tutti i presenti hanno sottolineato come non si possa abbassare l’attenzione e sia quindi fondamentale seguire i negoziati e lavorare intensamente a livello nazionale ed europeo per avere una posizione forte ed unitaria.

di Mattia Battagion e Rachele Rizzo

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