Il Presidente USA Joe Biden è intervenuto alla COP27 e ha fatto intendere chiaramente che non sosterrà la nascita di un meccanismo finanziario per perdite e danni come chiesto dal Sud del mondo. Ha invece ribadito il sostegno all’iniziativa Scudo Globale, molto meno ambiziosa. Sulla roadmap negoziale, Teresa Giuffré di ICN ha parlato con i negoziatori europei per capirne di più.
Si sono concluse le consultazioni per il piano di azione ACE, Action for Climate Empowerment. Le difficili ultime negoziazioni erano legate al tema dell’inclusione dei giovani e dei diritti umani. L’accordo è stato raggiunto e un chiaro riferimento ai diritti umani è stato incluso nell’azione di ACE: si tratta di un traguardo importante.
Rifiuti plastici sono una minaccia per gli ecosistemi dei paesi in via di sviluppo, un problema internazionale da risolvere tramite cooperazione e condivisione delle best practices. Traffico illegale e smaltimento di rifiuti plastici sono una fonte incontrollata di emissioni di GHGs. Ecco le previsioni, le politiche internazionali di abbattimento dei rifiuti plastici e le alternative per ridurre o evitare completamente l’uso di plastiche entro il 2050.
Oltre ad essere il primo anno in cui è stata nominata una Inviata Speciale dei Giovani per la Presidenza, quest’anno, per la prima volta nella storia dei negoziati sul clima, è stato introdotto uno “Youth Dialogue Forum” in cui i giovani hanno condotto incontri formali con i presidenti delle Parti.
Il side event di Youth4Climate a COP27, dopo l’evento a New York, ha presentato la visione e i prossimi passi dell’iniziativa. Dopo l’evento a Milano lo scorso anno, è ora il momento di realizzare le soluzioni incluse nel Manifesto. Il Ministero della Transizione Ecologica e UNDP hanno lanciato una piattaforma e una Call for Solutions, con la quale assegnare fondi per soluzioni per il clima.
Riparte il negoziato su perdite e danni e parlano gli scettici: USA, Regno Unito, Unione Europea. Emerge un tema non banale: prima della decisione sullo strumento finanziario occorre definire cosa sono tassonomicamente perdite e danni. Gli Stati Uniti tentano di deviare l’attenzione parlando di “adattamento trasformativo”.
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Gli impatti su ecosistemi, società e attività economiche sono un problema sempre più urgente che riguarda tutti noi, nessuno escluso. Per questo motivo lavoriamo affinché il tema dei cambiamenti climatici diventi prioritario nel dibattito pubblico e occupi un ruolo centrale nell’agenda politica nazionale.
Siamo impegnati quotidianamente in attività di educazione, divulgazione e advocacy, che puntano a coniugare rigore scientifico e capacità di rivolgerci a pubblici diversi.
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