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Per 7 miliardi di emissioni di CO2 in piu’

Comunicato Stampa, Roma 27 Febbraio 2017: ONG, mondo politico e comparto industriale discutono insieme il ruolo dell’Italia nelle politiche UE

7 Miliardi di emissioni di CO2 in piu’

Durante la giornata di giovedì 23 febbraio lo Spazio Europa gestito dall’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea è stato teatro di un workshop dedicato al ruolo dell’Italia all’interno delle politiche climatiche dell’Unione Europea, che ha visto esponenti della società civile, del mondo politico e del settore industriale alternarsi sul palco di fronte a una platea eterogenea.

L’evento è stato organizzato da Italian Climate Network, Legambiente e Climate Action Network – Europe e ha rappresentato una preziosa occasione di approfondimento e dialogo in un periodo cruciale per l’agenda climatica europea. Attualmente è infatti in fase di discussione la riforma per la quarta fase (2021 – 2030) dell’EU Emissions Trading Scheme (EU ETS), il mercato europeo delle quote di emissione di anidride carbonica, che costituisce uno degli strumenti principali dell’UE nella lotta ai cambiamenti climatici.

Altro tema di rilievo affrontato nel corso del workshop è stato l’Effort Sharing Regulation, ossia la suddivisione tra gli Stati Membri dell’obiettivo comunitario di riduzione delle emissioni del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005 per quei settori non coperti dall’EU ETS. Effort Sharing Regulation e EU ETS costituiscono infatti le due parti che – insieme al cosiddetto LULUCF (uso del suolo e settore forestale) – vanno a comporre l’obiettivo comunitario generale di riduzione delle emissioni di gas serra del 40% entro il 2030 rispetto al 1990.

L’Europa ha bisogno di politiche climatiche efficaci e ambiziose, in accordo con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi – ha dichiarato Veronica Caciagli, Presidente di Italian Climate Network. – E’ una fase cruciale per il nostro futuro climatico: i tempi per rispondere alla crisi climatica sono sempre più stretti. E’ il momento di agire. In questo quadro, è cruciale assicurare che anche gli strumenti per la riduzione delle emissioni di gas serra, come l’Emission Trading, siano strutturati in modo efficace.”

Il budget di carbonio dell’ETS è immenso e soprattutto autorizza ca. 6-7 miliardi di emissioni di CO2 in eccesso rispetto a quelle che sono le emissioni reali nel periodo 2021-2030 – aggiunge Gabriele Motta di Italian Climate Network. Essere ambiziosi in campo politico nell’ETS vuol dire in primo luogo ridurre l’enorme surplus. Ciò avrà un impatto immediato sul prezzo del carbonio e darà un segnale chiaro a tutti i settori produttivi europei. Al tempo stesso, la riduzione delle emissioni attraverso l’innovazione tecnologica equivarrà ad aumentare l’efficienza e la competitività europea su scala globale”.

Contatti

Italian Climate Network
Elena Bonapace: 349 8560636 ; milano@italiaclima.org
Gabriele Motta: 334 1034323 ; decarbonaction@italiaclima.org

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