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COP28, GIUSTIZIA CLIMATICA E DIRITTI UMANI: QUALI ASPETTATIVE?

È iniziata giovedì 30 novembre la COP28 sul clima a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Si respira grande attesa per gli esiti di questa Conferenza, che si innesta in un quadro climatico quanto mai preoccupante. L’ultimo rapporto IPCC, pubblicato nel marzo 2023 a conclusione del sesto ciclo di valutazione, ci ricorda quanto siamo lontani dall’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5°C, e come il pianeta sia sempre più incapace di sostenerci. Alto il prezzo che paghiamo tutti, ma che stanno pagando soprattutto le popolazioni più vulnerabili dei Paesi in via di Sviluppo (fonte IPCC). Lo stesso rapporto conferma anche che un'azione climatica fondata sui diritti umani è più efficace, e noi di ICN aggiungiamo che è necessaria per realizzare giustizia climatica.

LOSS AND DAMAGE, ADOZIONE-LAMPO

COP28 è iniziata con il piede sull’acceleratore. La volontà della presidenza emiratina di fugare il più possibile dubbi e sospetti rispetto a questa prima COP presieduta da un CEO di un’azienda petrolifera si è palesata nel tempo intercorso tra il passaggio di consegne tra l’egiziano Shoukry e l’emiratino Al Jaber, rispettivamente Presidenti di COP27 e COP28, oggi insieme nella plenaria di apertura, e la prima decisione adottata. Un nesso non solo visivo e simbolico, quello tra le due COP, ma anche politico, visto che la nuova Presidenza ha da subito cercato un risultato importante su quello che era stato il tema del 2022: il nuovo fondo a compensazione di perdite e danni.

LA CRISI CLIMATICA E COME COMUNICARLA

La guida, La crisi climatica e come comunicarla, è stata scritta al termine del progetto “OK!Clima – Il clima si tocca con mano”, rivolto a ricercatori, tecnici ed esperti, giornalisti e comunicatori, docenti di scuola secondaria ed educatori ambientali. I partner del progetto, ideato e promosso da Climate Media Center Italia e supportato da Fondazione Cariplo, sono l’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Pavia, e Italian Climate Network, in collaborazione con Zadig Società Benefit e il giornale online di informazione scientifica Scienza in rete. La guida è stata redatta con il supporto del Comitato Scientifico di Climate Media Center Italia.

PERDITE E DANNI, L’URGENZA DI UN’OTTICA DI GENERE

Nel dibattito sul Fondo Perdite e Danni serve introdurre la correlazione tra crisi climatica e disparità di genere. Nell'articolo conclusivo della nostra campagna ce ne parla Martina Rogato, Sustainability/Diversity Advisor, Founder ESG Boutique e Co-chair Women7.org.

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