ENERGIA PULITA IN AFRICA, DAL G20 LA NUOVA CAMPAGNA UE-SUDAFRICA
Nel corso dell’ultima plenaria di COP29 il Commissario europeo con delega per l’azione climatica, Wopke Hoekstra, ha sottolineato la necessità di accelerare sulla transizione verde, dando seguito alla decisione finale di COP28 di Dubai: «come comunità globale, non possiamo permetterci di arretrare». Il commissario ha ricordato ancora una volta gli sforzi dell’Unione Europea su energia rinnovabile, decarbonizzazione e l’impegno a presentare contributi nazionali (NDC) ambiziosi per mantenere l’obiettivo di limitare entro 1.5°C l’aumento della temperatura media globale rispetto all’era preindustriale.
Hoekstra ha poi annunciato che, a margine del G20 di Rio, la Commissione europea e la presidenza del Sudafrica hanno lanciato la campagna Scaling up Renewables in Africa, per mobilitare gli investimenti nelle rinnovabili nel continente.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa hanno lanciato l’iniziativa alla vigilia del G20 brasiliano. La campagna mira a promuovere nuovi impegni in materia di politica e finanza da parte di governi, istituzioni finanziarie, settore privato e filantropi, per promuovere la produzione di energia rinnovabile e l’accesso a essa in Africa.
L’iniziativa contribuirà anche a centrare l’obiettivo fissato dalla COP28 di triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro la fine di questo decennio, per accelerare la transizione dai combustibili fossili a un’energia più pulita e sostenibile. La campagna avrà una durata di un anno e si concluderà in occasione del vertice del G20 a Città del Capo, in Sudafrica, nel novembre 2025.
L’Africa detiene il 60 per cento delle migliori risorse solari del mondo, offrendo un’importante opportunità per l’energia rinnovabile. Nonostante ciò, il continente attrae solo il 3 per cento degli investimenti energetici globali e circa 600 milioni di persone, per lo più nell’Africa sub sahariana, non hanno ancora accesso all’elettricità.
Questa iniziativa mira a mobilitare investimenti pubblici e privati per accelerare i progetti di energia rinnovabile in tutta l’Africa, aiutare la popolazione locale ad avere energia a prezzi accessibili e ridurre le emissioni globali.
La campagna è coordinata con l’organizzazione internazionale di difesa dei diritti Global Citizen e si baserà sul sostegno dell’Agenzia Internazionale per l’Energia.
«Il percorso dell’Africa verso l’energia pulita sta accelerando» ha affermato la presidente von der Leyen. «L’Europa ha investito massicciamente in progetti di energia rinnovabile in Africa con il Global Gateway. Ora stiamo chiedendo al mondo di unirsi a noi. Sono felice di co-ospitare la campagna Scaling up Renewables in Africa con il Presidente Ramaphosa. Insieme, aiuteremo a portare energia pulita e conveniente in Africa».
Il presidente sudafricano Ramaphosa ha aggiunto che «L’Africa ha un potenziale enorme e le risorse necessarie per guidare una rivoluzione nell’energia rinnovabile. Un lancio di massa di energia rinnovabile nel nostro continente consentirebbe a molti Paesi di spingere le loro economie lungo un percorso di sviluppo dell’energia pulita. Accogliamo con favore questa iniziativa che, se intrapresa in modo giusto e inclusivo, potrebbe avere un impatto enorme sulla vita della popolazione africana».
Scaling up Renewabes in Africa si basa sul Pacchetto di investimenti EU-Africa Global Gateway, che supporta l’Africa attraverso progetti identificati congiuntamente in aree prioritarie. I progetti Global Gateway si concentrano sull’accelerazione della transizione verde e digitale, sulla creazione di crescita sostenibile e posti di lavoro, nonché sul supporto dei sistemi sanitari e sul miglioramento dell’istruzione e della formazione.
Il pacchetto contiene investimenti per un valore di 150 miliardi di euro ed è progettato per attrarre investimenti significativi anche dal settore privato.
Tornando a COP29, il Commissario Hoekstra ha aggiunto, che «l’UE inviterà i leader del G20 e altri a unire le forze in un nuovo Global Energy Transition Forum. Riunirà governi, organizzazioni internazionali e attori finanziari per raddoppiare l’impegno nell’implementazione».
Sui lavori di Baku, invece, l’Unione europea sta cercando di tenerne alte le ambizioni. A proposito del nuovo obiettivo quantificato collettivo sulla finanza climatica (NCQG), infatti, Hoekstra ha evidenziato che bisogna realizzare un ambizioso «obiettivo che contribuisca a rendere tutti i flussi finanziari coerenti con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Dovrebbe tenere conto delle capacità economiche in evoluzione dei partner di fornire e mobilitare la finanza climatica». Concludendo, ha affermato che l’UE «resta profondamente impegnata nell’azione per il clima» e che continuerà «a dimostrare leadership negli anni a venire».
Questo è quanto ci auguriamo, visto che tutto il mondo sta guardando all’Unione europea, in un contesto geopolitico in cui regna l’incertezza e si avverte una grande necessità che il vuoto nella diplomazia climatica venga occupato con decisione. La speranza è che alle parole seguano fatti concreti nei risultati conclusivi che ci saranno a Baku entro la fine di questa settimana: il pianeta non ha più bisogno di buone intenzioni.
A cura di Paolo Della Ventura, delegato di Italian Climate Network
Immagine: European Commission
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