FINANZA A COP29, ICN: CIFRE NON SUFFICIENTI MA NON DEFINITIVE, ASPETTIAMO NUOVA BOZZA
La bozza sul nuovo obiettivo di finanza per il clima pubblicata nel primo pomeriggio a COP29 porta il contributo dei Paesi industrializzati a 250 miliardi di dollari all’anno dal 2025 al 2035, escludendo fondi per perdite e danni e aprendo, tra le fonti di finanziamento, al mondo privato con deboli impegni su finanza pubblica e trappola del debito. Un testo ritenuto drasticamente insufficiente da buona parte dei Paesi in via di sviluppo e dalla società civile, ma che cerca il compromesso. È evidente che si ha voglia di chiudere la partita.
Sappiamo tuttavia che questo testo non è che una ennesima bozza.
L’aveva detto la presidenza in mattinata, l’hanno ripetuto nel pomeriggio i negoziatori del Paese ospitante, captati dai nostri osservatori: ci sarà una nuova bozza tra qualche ora, la cifra dei 250 non è assolutamente definitiva e tutto si gioca ora nei dialoghi di livello ministeriale.
Aspettiamo quindi una nuova bozza, auspicando un ulteriore avvicinamento tra le posizioni. Auspichiamo altresì maggiori indicazioni rispetto alle metodologie di costruzione dell’obiettivo e dovuti riferimenti, nel testo finale, all’uscita dalle fonti fossili qui assenti.
Un aggiornamento del nostro studio sui potenziali contributi italiani sotto il nuovo obiettivo porta il nostro Paese a dover mobilitare, nella nuova opzione a 250 miliardi all’anno, tra 4,1 e 4,3 miliardi di dollari all’anno. Cifra che andrebbe a salire fino a oltre 9 miliardi all’anno nel caso in cui UE e altri stati industrializzati dovessero adoperarsi nel riempire il gap lasciato dall’uscita degli USA dall’accordo.
«Verso la prossima bozza di testo, speriamo che i Paesi riescano a ragionare secondo quanto necessario e mobilitabile con nuovi e maggiori sforzi e non solo secondo quanto dato loro per fattibile ad oggi dai principali attori finanziari, in assenza di segnali chiari verso una riforma delle banche multilaterali di sviluppo» dichiara Claudia Concaro di Italian Climate Network.
Nota per i media:
Italian Climate Network onlus partecipa ai Negoziati sul Clima dell’UNFCCC dal 2011, ed è stata riconosciuta ufficialmente come observer nel 2014. Associazione ONLUS nata per affrontare la crisi climatica e assicurare all’Italia un futuro sostenibile, ICN lavora affinché il tema dei cambiamenti climatici diventi prioritario nel dibattito pubblico e occupi un ruolo centrale nell’agenda politica nazionale.
È impegnata quotidianamente in attività di educazione, divulgazione e advocacy, coniugando rigore scientifico e capacità di rivolgersi a pubblici diversi. Collabora con altre associazioni, gruppi locali, aziende e autorità pubbliche, sia a livello italiano che internazionale, nella convinzione che la risposta a questa grande sfida non possa che essere collettiva.
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