PAGINE PER IL FUTURO – LA SFIDA CLIMATICA
Pagine per il futuro è una rubrica di Italian Climate Network curata da Andrea Vico, giornalista esperto di divulgazione scientifica, che in questo spazio proporrà ogni volta un nuovo libro da leggere per approfondire e capire meglio i temi che ci stanno a cuore.
Il quarto appuntamento con “Pagine per il Futuro” accende i riflettori sulla crisi climatica attraverso la lettura di La Sfida Climatica, scritto da Antonello Pasini ed edito da Codice Edizioni.
LA SFIDA CLIMATICA
Di Antonello Pasini, per Codice edizioni (2025), 163 pagine.
Ci si sfida nello sport o in una battaglia – anche intellettuale – per affermare un’idea. Ci sono le sfide con sé stessi e quelle che ci piombano addosso senza che le abbiamo cercate. Antonello Pasini, fisico, climatologo in forza al CNR e docente all’Università di Roma Tre, uno fra i primi ad occuparsi di crisi climatica in Italia, mette insieme tutte le sfaccettature che la parola “sfida” assume per costruire un ragionamento rigoroso e concreto, capace di suscitare consapevolezza e voglia di cambiamento.
5 motivi per leggerlo
I 5 capitoli su cui si articola il libro offrono altrettante ottime motivazioni che sostengono la scelta a leggere questo libro.
- “La sfida scientifica” è, di fatto, già stata vinta: la raccolta dei dati e la ricerca scientifica hanno permesso di comprendere in modo sempre più chiaro la successione degli eventi climatici, la complessità del sistema e la sua natura non lineare.
I capitoli dedicati alla globalizzazione e all’inerzia mostrano – con il supporto dei dati – quanto sia urgente modificare alcuni comportamenti dell’Homo Sapiens, ancora troppo aggressivi verso gli ecosistemi da cui dipende la nostra stessa sopravvivenza.
- C’è poi “La sfida filosofica”, che estende il concetto di interdisciplinarità oltre l’analisi dei dati, per coinvolgere tutte le discipline umanistiche nella definizione delle strategie di risposta alla crisi climatica. Superare il “delirio di onnipotenza” con cui ancora troppi gruppi umani guardano alla natura è un passaggio necessario. Tra i testi più autorevoli che richiamano questa urgenza, anche l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, che sottolinea il legame profondo tra giustizia sociale, cura dell’ambiente e responsabilità collettiva.
- “La sfida comunicativa” è quella – afferma Pasini – su cui siamo ancora molto indietro. Il ritmo spasmodico delle comunicazioni via social è esattamente il contrario di quello che serve per capire la complessità. La disintermediazione tra le fonti scientifiche e il pubblico favorisce la diffusione di fake news, che riescono spesso a imporsi proprio perché semplici, rapide e fuorvianti.
- “La sfida politica” mostra luci e ombre. Da un lato, strumenti come i report dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), le COP (Conferenze delle Parti) nelle loro molteplici articolazioni, l’Agenda 2030 e gli accordi internazionali – da Montreal in poi – rappresentano le fondamenta per l’azione climatica globale. Sono oggettivi anche i progressi nella produzione di energia da fonti rinnovabili, che ogni anno raggiunge nuovi record. Dall’altro lato, però, una parte ancora troppo ampia del mondo politico continua a sostenere un capitalismo predatorio, o non contrasta in modo efficace quei modelli economici che devastano ecosistemi e compromettono la vita delle persone.
- Questo ci porta alla “Sfida delle Azioni”. «Che fare?», si chiede Pasini nell’ultimo capitolo. Le due parole chiave – adattamento e mitigazione – diventano un vero e proprio mantra, spiegato con chiarezza come la via per tornare in armonia con la natura, senza continuare a sfidarla.
E, oltre alla necessaria nuova consapevolezza individuale, è probabilmente arrivato il momento di chiedere con forza una maggior presenza di scienziate e scienziati ai tavoli dove si prendono le decisioni politiche.
A parer mio
Dei motivi che stanno alla base della crisi climatica sappiamo più che abbastanza. La ricerca scientifica potrà fornire altri dettagli, ma sul ruolo dei sapiens e sulle strategie da mettere in atto il consenso raggiunto dalla comunità scientifica è ormai fuori discussione.
Dei motivi che stanno alla base della crisi climatica sappiamo più che abbastanza. La ricerca scientifica potrà fornire altri dettagli, ma sul ruolo dei sapiens e sulle strategie da mettere in atto il consenso raggiunto dalla comunità scientifica è ormai fuori discussione. Serve distribuire questa conoscenza ogni dove e serve innescare attivismo, soprattutto a livello politico: su clima, energia, biodiversità, tutela dell’acqua che beviamo e dell’aria che respiriamo, il livello di consapevolezza e impegno di gran parte dei parlamentari italiani è ancora gravemente insufficiente. Dobbiamo abbandonare i nostri comportamenti predatori e miopi, e invertire la rotta appena possibile. Con le scelte individuali di consumatori, ma soprattutto con il voto, a tutti i livelli. E nella sua agilità, sintesi, limpidezza nel descrivere le strategie necessarie La sfida climatica è un libro che può aiutare davvero molto ad accrescere la nostra consapevolezza (e a comprenderne l’urgenza).
Articolo a cura di Andrea Vico, esperto di divulgazione scientifica e volontario di Italian Climate Network.