Una valutazione strutturata degli impegni all’azione sul clima nei programmi elettorali dei partiti politici italiani che con i loro candidati si presenteranno alle prossime elezioni politiche europee che si terranno l’8 e 9 giugno 2024, effettuata da parte di un gruppo super partes di 20 scienziati ed esperti di politiche sul clima e l’energia. Questo l’obiettivo del progetto Indice di Impegno Climatico per le Elezioni Europee 2024 promosso dal blog scientifico Climalteranti e Italian Climate Network.
I programmi dei 12 partiti italiani in lista per le Elezioni Europee sono stati scaricati, resi anonimi e inviati ai valutatori il giorno 20 maggio 2024 per concedere loro un congruo tempo di analisi e valutazione.
Non è stato possibile valutare i programmi non pubblicati entro la data del 17 maggio 2024. È il caso del Partito Animalista Italexit che, infatti, nei risultati è segnalato come “non pervenuto”.
Qui il documento di sintesi.
Quanto e dove si parla del tema del cambiamento climatico, se è un presente in modo ricorrente anche nelle parti iniziali e principali del programma o invece è presente in modo sporadico o in una posizione del tutto marginale.
0: il tema del cambiamento climatico non è presente.
10: il tema emerge come questione centrale, importante e strategica.
Quanto il tema del cambiamento climatico è connesso alle parti che si occupano dello sviluppo socio-economico o industriale, o è invece relegato come parte del capitolo sull’ambiente o sulla sostenibilità.
0: il tema del cambiamento climatico è una sottovoce del capitolo ambiente o sostenibilità.
10: il tema del cambiamento climatico è declinato in molti settori, es. economia, energia, agricoltura, mobilità, industria, fiscalità, protezione civile.
Quanto nel programma sono citati e sostenuti obiettivi di riduzione delle emissioni, almeno in linea con la Comunicazione della Commissione europea del febbraio 2024 che ha indicato come obiettivo ottimale al 2040 la riduzione delle emissioni di gas climalteranti nel 2040 di almeno il 90-95% (rispetto al 1990), oltre all’obiettivo di neutralità climatica al 2050.
0: non è citata la necessità di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e non presenti azioni.
10: è espressamente citata la necessità di impegni ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti in linea con la proposta della Commissione europea e sono citate molte azioni.
Quanto è richiamata la necessità di una rapida fuoriuscita dal sistema fossile, con il blocco degli investimenti in nuove infrastrutture legate ai combustibili fossili, come nuove centrali a gas o rigassificatori, e il rispetto degli obiettivi già definiti nell’ambito del pacchetto “Fit for 55” sulle emissioni del settore dei trasporti e degli edifici.
0: non c’è alcun cenno alla necessità di fuoriuscita dal sistema fossile, o sono messi in discussione gli obiettivi già delineati.
10: c’è un impegno preciso sulla rapida fuoriuscita dai fossili, con richiamo al rispetto del pacchetto “Fit for 55”.
Quanto sono previsti investimenti pubblici, nonché sistemi di incentivi e disincentivi per accelerare la mitigazione del cambiamento climatico, non solo nel settore della produzione di energia rinnovabile, ma anche nei settori più difficili, come la riqualificazione del parco edilizio pubblico e privato o della mobilità sostenibile.
0: non c’è alcun tipo di impegno.
10: c’è un impegno strutturato all’uso della finanza pubblica a sostegno della mitigazione del cambiamento climatico.
Quanto il programma elettorale considera il tema della giusta transizione, della necessità di monitorare e affrontare problemi di distribuzione della ricchezza conseguenti alle politiche sul clima.
0: il tema non è considerato.
10: la politica climatica delineata è agganciata ad una politica sulla redistribuzione della ricchezza.
Quanto il programma prevede impegni che possono essere considerati come segno della non volontà di affrontare oggi la sfida della transizione energetica, spostandola invece in un futuro, ad esempio precedendo la costruzione in tempi e luoghi non identificati di impianti nucleari.
0: le scelte “distrattive” sono una parte importante del programma sul clima.
10: non sono previste scelte “distrattive”.
Quanto l’azione sul clima europea è inserita nel contesto della Convenzione sul Clima, con chiaro sostengo ad ambiziosi obiettivi dell’Unione Europea al 2040 per il prossimo NDC (almeno il 0-95% di riduzione delle emissioni di gas serra nel 2040 rispetto al 1990, neutralità climatica nel 2050), e a scadenze sicure per l’attuazione di questi obiettivi (ad esempio il pacchetto Fit for 55).
0: si prevede di non rispettare gli impegni presi, di ridiscuterli o di rallentarne l’attuazione.
10: Si esplicita l’impegno a un’azione ambiziosa a livello UE, anche con il rilancio degli obiettivi.
Quanto nel programma trovano spazio esplicitamente argomentazioni che mettono in discussione l’esistenza del riscaldamento globale o l’influenza antropica.
0: sono presenti molte argomentazioni negazioniste sul clima.
10: non è presente alcuna argomentazione negazioniste sul clima.
Quanto nel programma sono presenti le parole d’ordine dell’inattivismo climatico: spostare la responsabilità su altri (es. Cina o India), enfatizzare i pericoli e i costi della transizione energetica, dichiarare che è ormai troppo tardi per affrontare la crisi climatica.
0: sono presenti molte argomentazioni inattiviste sul clima.
10: non è presente alcuna argomentazione inattivista sul clima.
A questo link potete leggere l’approfondimento del sito Carbonbrief.org tradotto in italiano. Qui l’articolo originale.