SB52: riprendono i negoziati sull’adattamento, il punto con ICN

di Aurora Audino e Marirosa Iannelli

Questo articolo fa parte del Bollettino ICN dai Negoziati Intermedi 2021 (UNFCCC SB52)
Per iscriverti al nostro Bollettino, visita www.italiaclima.org

Nairobi Work Programme

Il 2 giugno scorso sono ripresi i lavori del Nairobi Work Programme (NWP) all’interno dei negoziati intermedi sul clima. In particolare sono stati presentati gli sviluppi sugli impatti, la vulnerabilità e l’adattamento al cambiamento climatico da giugno 2019.  Il NWP, istituito nel 2015, ha supportato l’Adaptation Committee e può supportare nella stesura dei piani nazionali di adattamento (NAP) dei singoli paesi, in particolare sostenendo gli sforzi dei paesi più colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici a partire dai piccoli stati insulari (SIDS). La sessione informale aveva l’obiettivo di favorire lo scambio di opinioni sui progressi del NWP, sul piano di lavoro indicativo (2021-2022) e sulle modalità operative e istituzionali del NWP.

Le parti hanno apprezzato il lavoro svolto finora, in particolare per aver colmato le lacune di conoscenze sul tema e par aver instaurato cooperazione con vari attori a lungo termine. Tuttavia, diverse Parti hanno richiesto che il lavoro abbia un focus più locale e specifico: ad esempio, è stato sollevato lo scarso coinvolgimento dei paesi latinoamericani e l’assenza di un supporto diretto per paesi come Panama. Alcuni paesi chiedono anche più inclusione cercando di superare gli ostacoli posti dalla lingua di lavoro sul portale delle informazioni sull’adattamento, o l’inclusione attiva dei popoli indigeni nel lavoro. Non ultimo, è stata anche sollevata la scarsa partecipazione al recente sondaggio sul “Nairobi Work Programme Knowledge Products” e l’importanza di includere aspetti legati alle siccità e alla neutralità del degrado del suolo nel NWP.

Nelle prossime consultazioni verranno presentate le raccomandazioni sul report 2021 da parte di vari paesi; molti, infatti, hanno dichiarato di aver avuto troppo poco tempo per riflettere sul report, pubblicato solamente qualche giorno prima della consultazione.

Adaptation Fund

Durante la prima sessione consultativa informale del 3 giugno, i delegati si sono confrontati sul processo per avviare la quarta revisione del Fondo Adattamento (FA). L’obiettivo di questa e delle prossime sessioni sarà quello di confrontarsi sulla programmazione della revisione del FA e sui Terms of Reference (ToR) della terza e quarta revisione del FA. In vista dell’incontro, la co-chair dell’Adaptation Committee e chair del Subsidiary Body on Implementation, Karlsen Marianne, ha rilasciato una nota informale e revisionata contenente i ToR della terza revisione del FA ed i contributi ricevuti dai paesi e dagli osservatori (dieci in totale), nota che può essere consultata dai delegati e d’aiuto per le deliberazioni.

Diversi paesi hanno sottolineato l’importanza di supportare il FA e di avere un maggiore bilanciamento tra i fondi per l’adattamento e per la mitigazione – in questo senso, il Gruppo dei 77 più Cina ha voluto sottolineare che secondo un report dell’OECD il 70% dei fondi sul clima è dedicato alla mitigazione e solo il 30% all’adattamento, tematica centrale per i paesi più a rischio e in via di sviluppo. Inoltre, nonostante tutte le parti fossero d’accordo sul fatto che i ToR per la quarta revisione debbano essere un aggiornamento dei ToR della terza, ci sono state opinioni contrastanti sul fatto che i ToR siano al servizio o meno dell’Accordo di Parigi.

Al termine di queste sessioni informali verranno raccolti i vari punti in comune sul tema dei ToR, presentati nei vari contributi delle Parti. La co-facilitatrice ha invitato le parti che non l’avessero ancora fatto ad inviare i propri contributi entro il venerdì successivo.

Questo articolo fa parte del Bollettino ICN dai Negoziati Intermedi 2021 (UNFCCC SB52)
Per iscriverti al nostro Bollettino, visita www.italiaclima.org