Bruxelles, i giovani europei sono pronti alla COP19!
di Federico Brocchieri e Rachele Rizzo
Federico Brocchieri (21) e Rachele Rizzo (24), della Sezione Giovani di Italian Climate Network, sono tornati da Bruxelles dove questo weekend hanno partecipato ad un weekend di preparazione alla COP19. Ecco il loro racconto.
Prepararsi alla COP19
Chi? Un gruppo di 25 ragazzi europei membri dei rispettivi movimenti giovanili per il clima nazionali, molti dei quali saranno presenti alla COP19, la prossima conferenza mondiale dell’ONU sui cambiamenti climatici.
Cosa? Un incontro per definire posizioni e strategie da promuovere nel corso delle negoziazioni e per elaborare richieste comuni da inoltrare ai vari leader europei.
Perché? Alla COP21 di Parigi, nel 2015, bisognerà firmare un nuovo accordo globale sul clima che dal 2020 possa sostituire il secondo periodo d’impegno del Protocollo di Kyoto: questi 2 anni saranno importantissimi per definire i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni, e la partecipazione dei giovani alle negoziazioni climatiche sarà fondamentale per spingere i politici ad intraprendere azioni concrete.
Gli esperti
I seguenti ospiti sono intervenuti nel corso della tre giorni:
– Kaveh GUILANPOUR, Funzionario presso la Direzione Generale per il Clima della Commissione Europea e membro della delegazione UE alla COP19 (incontro presso la sede della Commissione Europea);
– Connie HEDEGAARD,Commissario Europeo per il Clima (intervento tramite video messaggio)
– Peter WITTOECK, Capo della Delegazione Belga alla COP19
– Arnaud COLLIGNON, Greenpeace
– Brigitte GLOIRE, Oxfam
– Eve JADINON, Triodos Bank
– Hervé JEANMART, Professore presso l’UCL, specializzato in modelli climatici
– Lydie GAUDIER, FGTB – Fédération Générale du Travail de Belgique
I gruppi di lavoro e le proposte
Nel corso del weekend i partecipanti si sono divisi in quattro working group, redigendo dei policy paper e definendo i seguenti obiettivi sui temi più “caldi” in agenda, da perseguire alla COP19 di Varsavia:
– Intergenerational Equity
Far includere il principio di “equità intergenerazionale” all’interno del documento finale che verrà prodotto al termine della COP19, affinché possa diventare il principio fondamentale su cui basare il nuovo accordo globale da raggiungere nel 2015. Le generazioni future sono quelle che subiranno le maggiori conseguenze dei cambiamenti climatici in atto e pertanto questo è il principio più “equo” su cui costruire un accordo “giusto”. Inoltre, per avvalorare tale posizione, verrà proposta alle Parti l’adozione di rappresentanti giovanili ufficiali all’interno delle delegazioni governative: far sedere i giovani al tavolo dove si decide del loro futuro rappresenterebbe il primo passo verso una vera equità intergenerazionale.
– Mitigation
Spingere l’Unione Europea ad adottare obiettivi di riduzione più ambiziosi, senza esitazioni o condizioni sull’impegno di altri paesi, evitando inoltre di de localizzare le proprie emissioni in paesi terzi. L’Europa dovrebbe cogliere l’opportunità di divenire più prospera, passando ad un’economia low carbon e investendo le proprie risorse in tecnologie e lavori green.
– Climate Finance
Incoraggiare l’Unione Europea a presentare obiettivi al fine di garantire lo stanziamento dei 100 miliardi di dollari l’anno che saranno necessari dal 2020 secondo gli accordi precedentemente stabiliti, dando alle misure di adattamento nei paesi più vulnerabili la stessa importanza dovuta alle misure di mitigazione.
– Loss and Damage
Definire una posizione univoca del concetto di “loss and damage” e delle sue implicazioni tra le varie Parti alle negoziazioni, coinvolgendo anche in questo caso i giovani nelle discussioni, assicurando principalmente che i paesi più vulnerabili siano rappresentati.