Doha Climate Gateway: dalla COP18 sul clima, la nuova fase del Protocollo di Kyoto – LaStampa.it
Articolo da LaStampa.it.
“Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani – racconta Hubert nel film “L’Odio” di Mathieu Kassovitz – Mano a mano che cadendo passa da un piano all’altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio.” Dunque, dalle negoziazioni sulle misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici di Doha, in Qatar (COP18), fino a qui, tutto bene: è stato salvato in extremis il Protocollo di Kyoto, che vivrà una seconda fase, dal 1 gennaio 2013 al 2020. Era importante infatti riuscire a mantenere il Protocollo, in scadenza a fine anno, per garantire una continuità nelle politiche sul clima, fino al nuovo accordo sulla riduzione delle emissioni di gas serra che dovrebbe iniziare nel 2020 e di cui si è iniziato a discutere: il pacchetto di decisioni uscito dalla COP18 è stato chiamato “Doha Climate Gateway”.
Il problema, però, è il contenuto degli impegni della seconda fase Kyoto, che risulta assolutamente inadeguato rispetto all’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale entro i 2° gradi centigradi…
Articolo di Veronica Caciagli – Per leggere tutto l’articolo su LaStampa.it, clicca qua.