Ultime considerazioni da Durban

Ultime considerazioni da Durban, dal nostro inviato Federico Antognazza

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A Durban si è raggiunto l’accordo. Ma che tipo di accordo è stato? Quali sono i princilpali risultati? Un’analisi approfondita è stata fatta dagli esperti di Climalteranti, a cui vi rimando qui. 

Di certo è stata una nottata eterna, la plenaria si è riunita alle 18 e la fine è stata “battuta” la fine dalla Presidente alle ore 4.44 di domenica mattina. Durante la plenaria, come vi cercavo di informare sia su twitter che su facebook, le emozioni erano contrastanti, si passava dall’ottimismo a improvvisi momenti di scoramento. Sottofondo della plenaria, che teneva compagnia a me e al mio compagno di viaggio Luca Lombroso, era la musichetta della “Ode to Kyoto” che fischiettavamo con i ragazzi di Adoptanegotiator. Di certo, nei prossimi mesi sarà necessario un lavoro certosino per arrivare preparati nel 2015 per il nuovo accordo.

Ciò che emerge principalmente da Durban è il ruolo centrale che l’Unione Europea nella diplomazia climatica. Importante il messaggio lanciato dai giovani nella plenaria di venerdì con l’intervento di Anjali Appadurai, che riteniamo possa essere sia di stimolo per i negoziatori, sia fonte di ispirazione per le nuove generazioni. L’accordo raggiunto forse non è il top, ma pone serie basi per il percorso da intraprendere da qui al 2012. 

Nostro compito sarà quindi quello di stimolare e sensibilizzare i policy maker per raggiungere, all’interno della “Durban Platform”, quello che sarà il nuovo accordo legalmente vincolante sulle emissioni.

Vi aspettiamo mercoledì 14 a Roma e giovedì 15 a Milano per commentare insieme i risultati di questa COP.