05
Mar

Petrolio da sabbie bituminose e gas di scisto: Canada e Polonia le chiamano… fonti innovative!

 Cari amici del clima,

 Ieri sono andata a un convegno dal titolo “Innovazione per la sostenibilità: nuove frontiere per le fonti non convenzionali“. Un titolo che ho trovato assolutamente non idoneo a descrivere i contenuti: si trattava infatti di un evento organizzato dall’Ambasciata di Polonia e Canada per presentare gas di scisto e petrolio proveniente dalla sabbie bituminose… come fonti energetiche innovative! Incredibile! Altrettanto particolare era che il convegno si tenesse in un’università, la Luiss di Roma, che ha ospitato l’evento senza chiedere nemmeno che su questi importanti temi si parlasse in maniera da poter inquadrarne le problematiche. Un’autentica azione di prova di alleanza contro il clima, in vista dei prossimi negoziati che si svolgeranno proprio a Varsavia (COP 19). Pensate che nel corso dell’evento i temi clima ed energie rinnovabili non sono state nemmeno nominati! Ho quindi ritenuto opportuno chiedere di poter portare un’osservazione, con un intervento che vi riporto di seguito:

 “L’Ambasciatore Polacco ha annunciato in apertura della conferenza che avremmo parlato delle problematiche relative alle fonti fossili non convenzionali, ma in realtà le questioni principali non sono state nemmeno nominate: cambiamenti climatici ed energie rinnovabili.

Se lo scenario qua ipotizzato sarà effettivamente realizzato, sarà game over per il clima: la fine del nostro sistema climatico as we know it. Gli scienziati dell’IPCC, Intergovernamental Panel on Climate Change, parlano di scenari di +4/6° al 2100, con conseguenze disastrose che vanno dall’innalzamento del livello dei mari, alla desertificazione di intere aree del Pianeta. L’economista Nicholas Stern ha calcolato che il danno economico generato dai cambiamenti climatici potrebbe essere superiore al 20% del PIL globale; senza considerare il danno alle persone.

Il petrolio proveniente dalle sabbie bituminose non era stato estratto finora per un motivo molto semplice: occorre più energia, tecnologia e denaro per estrarlo. Solo adesso con i prezzi del petrolio stabilizzati a un livello più alto che in passato risulta economicamente conveniente estrarlo. Però non è conveniente per il clima: le emissioni di gas serra sono del 23% in più rispetto al già inquinante petrolio tradizionale.

Per concludere, chiamare petrolio e gas “innovazioni per la sostenibilità” è semplicemente ridicolo. Il rappresentante dell’Alberta ci ha parlato dell’energia dei suoi padri, ma quello che ci interessa è il futuro: è l’energia rinnovabile che permetterà ai nostri figli e alle prossime generazioni un futuro energetico pulito, economico e sicuro.”

Su questi temi vi aggiorneremo presto… stay tuned!

Veronica

Italian Climate Network

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