24
Apr

Solide radici per un territorio fragile: la scienza in campo contro il dissesto idrogeologico

Sabato 22 aprile 2017, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, scienziati e divulgatori hanno piantato le radici che renderanno il nostro Paese più sicuro contro le frane, le alluvioni e gli smottamenti. Come si possono limitare le vittime del dissesto idrogeologico? I pericoli aumenteranno a causa del cambiamento climatico? Parte così la grande iniziativa di meteorologi, climatologi, geologi e agronomi, che si sono messi a confronto per stabilire una rete di conoscenze capace di intervenire con determinazione sulle scelte future del Paese, decisi ad entrare con le proprie soluzioni all’interno dei programmi politici.

Coltivare la consapevolezza del rischio, divulgare la scienza in modo semplice ma corretto, utilizzare i media (come tv, radio e web) come mezzo controllato di allertamento sembra proprio essere la strada giusta. C’è necessità di un patto sociale tra cittadini e istituzioni, per evitare o ridurre i disastri, mitigando quantomeno i danni e soprattutto le perdite di vite umane. Perciò la scienza si deve avvicinare al cittadino, e viceversa. Una grande battaglia, quella della divulgazione scientifica e dell’educazione civile, che sarà certamente vinta, ma sarà vinta pensando alle generazione future.

Durante il convegno, con i massimi esperti del settore, sono stati presentati gli ultimi studi scientifici sul maltrattato territorio italiano, le nuove frontiere della meteorologia, le piattaforme tecnologiche messe da poco a disposizione del cittadino per una comunicazione rapida ed efficace delle situazioni di rischio (grazie al sito sperimentale ALLERTA Emilia Romagna il tempo di reazione al pericolo si sta riducendo da 3 ore a 5 minuti). 

Ciascun relatore, nel proprio approfondimento, ha mostrato grande preoccupazione per la crescente complessità climatica a cui stiamo andando incontro. Di cambiamenti climatici si è parlato con il Professore di fisica del clima Claudio Cassardo in collegamento dall’Università di Seoul e con il vicepresidente di Italian Climate Network Federico Brocchieri, intervenuto sul tema dei negoziati, per fare il punto della situazione e cercare di rispondere ad una domanda che in molti si pongono in questi giorni: l’Accordo di Parigi “sopravviverà” a questa presidenza-Trump?

In questo link trovate la registrazione integrale della conferenza.

You are donating to : Italian Climate Network

How much would you like to donate?
€10 €20 €30
Would you like to make regular donations? I would like to make donation(s)
How many times would you like this to recur? (including this payment) *
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
Loading...