COP22: aperti i lavori della high level segment
Le future generazioni devono avere il diritto di poter godere di una situazione stabile e gradevole come noi ne abbiamo giovato fino ad oggi
Muhammad IV – Re del Marocco
Nella giornata di ieri, presso la Conferenza delle Parti (COP 22) di Marrakech, si è svolta la cerimonia di apertura dell’High Level Segment.
È stata un’opportunità di incontro fra Capi di Stato, di Governo, di Delegazione e di Ministri dei vari Paesi che ha fornito un momento di scambio utile per procedere in maniera adeguata alle negoziazioni della seconda settimana.
Nel discorso d’apertura Muhammad VI – re del Marocco – ha espresso come la COP 22 possa essere un punto di cambiamento molto importante perché è un utile mezzo tramite cui implementare l’accordo raggiunto lo scorso anno.
In un secondo momento, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Bank Ki-Moon, essendo al suo ultimo anno di carica ha comunicato la sua speranza per gli anni a venire, esprimendo la sua felicità per la velocità di ratifica dell’Agreement sopra ogni aspettativa.
Inoltre, in merito alla polverosa situazione americana che si sta venendo a definire, Francois Hollande ha riaffermato come il patto raggiunto sia senza dubbio storico e irreversibile, comportando così il rispetto degli impegni intrapresi. Per questo, egli ha espresso la propria determinazione nell’incontrare il Presidente degli Stati Uniti il più presto possibile, al fine di rispettare anche gli stati che si sono maggiormente impegnati a raggiungere tale obiettivo negli ultimi anni, e non meno al fine di tutelarli il più possibile.
Nella sezione serale è stata data poi parola ai Paesi stessi, implicando così un intenso momento di scambio. È emerso evidente che gran parte degli Capi di Stato – come Monaco, Djibouti, Cile, Kuwait, Senegal e molti altri – vogliano concentrare i propri sforzi su una strategia di diminuzione delle emissioni nei propri piani di sviluppo sviluppando nazionali tramite l’implementazione di politiche mirate allo sviluppo di energie rinnovabili.
Michelle Bachelet, presidentessa del Cile, ha enfatizzato l’importanza della cura degli Oceani, dichiarando che il Cile è pronto ad investire nella protezione di questi ultimi già considerando un orizzonte temporale di breve termine.
Infine, non meno importanza ha avuto l’argomento inerente l’educazione e la consapevolezza dei cittadini che, come ha dichiarato (in delega) il Presidente del Ghana, sono alla base dell’implementazione di politiche per far fronte agli eventi del cambiamento climatico, cosa oramai sempre più chiara alla società civile stessa.