GLOBAL MUTIRÃO: RINVIGORIRE L’AZIONE PER IL CLIMA
A COP30, Brasile punta sul concetto di “mutirão” per rafforzare con un approccio dal basso la partecipazione all’azione climatica, connettendo le comunità locali e dando spazio alle pratiche di successo.
La Presidenza brasiliana della COP30 sta affrontando con grande ambizione il suo ruolo, e negli ultimi mesi ha già messo in luce i punti chiave su cui intende concentrarsi il prossimo novembre a Belém.
Un altro elemento su cui si sta puntando molto è il concetto di “mutirão”, tipico della cultura brasiliana e proveniente dalle tradizioni della popolazione indigena Tupi, che la Presidenza vuole fare suo con l’obiettivo di rinvigorire la partecipazione all’azione climatica.
L’invito non riguarda direttamente le istituzioni coinvolte nei negoziati, sebbene siano chiamate a una maggiore responsabilità e consapevolezza del loro ruolo, ma si rivolge in particolare alle persone comuni, alle comunità e alle organizzazioni. Il concetto di “mutirão” non ha una precisa traduzione in italiano, ma viene generalmente inteso come una “mobilitazione collettiva per perseguire un fine”. Per la Presidenza brasiliana il senso dell’iniziativa Global Mutirão è dunque quello di invitare la comunità internazionale ad agire insieme contro i cambiamenti climatici, in uno “sforzo globale di cooperazione tra i popoli per il progresso dell’umanità”.
L’iniziativa è stata presentata prima alla Panama Climate Week di fine maggio, e poi ai negoziati intermedi di Bonn, in corso in questi giorni. È stato spiegato che nella cultura brasiliana le azioni di “mutirão” riuniscono le persone e le comunità più disparate, e che ognuno contribuisce con i mezzi a sua disposizione: sono iniziative che partono dal basso e senza una gerarchia rigida. Nella pratica, la Presidenza si è attivata per gestire il flusso che si auspica cresca da questa proposta: le proposte della società civile saranno raccolte in una sezione specifica del sito di COP30, e sono state anche sviluppate partnership con piattaforme digitali su cui i vari gruppi possono connettersi.
Per riuscire a diffondere l’iniziativa tra gli Stati e nella società civile sono stati nominati 30 inviati speciali, tra cui figurano personalità istituzionali, attiviste e attivisti. Inoltre, sono stati riuniti 4 Circles of Leadership, cioè dei gruppi di lavoro per indirizzare il lavoro della COP30 relativamente ai seguenti argomenti:
- il “Circle of COP Presidents”, che funge da supporto alla Presidenza per poter migliorare l’implementazione dell’Accordo di Parigi;
- il “Cirlce of Peoples”, che si rivolge alle comunità indigene e si aggiunge alle piattaforme già esistenti in ambito UNFCCC (su tutte la Local Communities and Indigenous People Platform);
- il “Circle of Finance Ministers”, che fornirà proposte relativamente alle tematiche di finanza climatica;
- il “Global Ethical Stocktake Circle”, che intende favorire il dialogo con leader politici e personalità della società civile.
L’obiettivo del Brasile è di ridare slancio alla partecipazione diretta sulle tematiche legate al clima, con la consapevolezza che per “ricostruire un’infrastruttura globale di fiducia” è necessario che gli individui riescano a vedere che le negoziazioni producono risultati concreti.
Articolo a cura di Alessio Piccoli, delegato SB62 da remoto per Italian Climate Network.
Crediti foto di copertina: foto di Rafa Neddermeyer/COP30 Brasil Amazônia/PR