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Nov

Live da Varsavia dalla conferenza sul clima, con il lutto al braccio

Diretta streaming dalle negoziazioni sul clima in corso alla COP19 di Varsavia

Con un pensiero alle vittime della Sardegna

 

Incontro oggi dalle 18,30 a ChiamaMilano –  Via Laghetto 9/11, Milano

e in diretta su www.italiaclima.org

 

 

 

Varsavia, 21 novembre 2013 – Questa sera alle ore 18:30 i delegati di Italian Climate Network presenti alla COP10 in corso a Varsavia saranno in collegamento streaming con Milano (punto di collegamento lo spazio ChiAmaMilano, via Laghetto 9/11) per raccontare lo stato di avanzamento dei negoziati cercando anche le connessioni con quanto sta accadendo in queste drammatiche ore in Italia.

 

I delegati di Italian Climate Network hanno aderito al lutto nazionale proclamato in data odierna per commemorare le vittime della Sardegna: porteranno tutti un drappo nero a lutto e chiederanno ai membri della delegazione italiana di fare altrettanto.

Un evento drammatico come quello sardo, che segue di pochi giorni quanto è accaduto nelle Filippine, ci ricorda come stia aumentando la frequenza di eventi meteorologici estremi in seguito ai cambiamenti climatici e di quanto sia necessario intervenire in misure di adattamento al fine di ridurre gli impatti cui andremo incontro e attuare misure di prevenzione.

L’urgenza dell’azione arriva anche da indicazioni economiche: una prima valutazione dei costi economici degli impatti dei cambiamenti climatici (Carraro, 2008) in Italia mostra che in presenza di un incremento di temperatura di 0.93°C, si potrebbe assistere a una perdita aggregata di Prodotto Interno Lordo (PIL) indotta dai cambiamenti climatici  compresa tra lo 0,12 e 0,16% (20-30 miliardi di Euro) nel periodo 2010 – 2050. Ulteriori incrementi di temperatura andrebbero a rivedere al rialzo tali valutazioni.

 

L’altro tema centrale all’interno dei negoziati di Varsavia è quello dell’equità, su cui stanno combattendo una forte battaglia i giovani presenti alla COP19: in particolare stanno spingendo per far inserire all’interno del documento della Durban Platform il concetto di Equità Intergenerazionale. Italian Climate Network è impegnata in prima fila su questo fronte in quanto il suo responsabile della sezione giovani, Federico Brocchieri, è uno dei redattori della submission presentata da YOUNGO (La costituency giovanile all’interno dei negoziati) all’UNFCCC in relazione a quanto recitato dall’art. 3 della Convenzione: “le Parti devono proteggere il sistema climatico a beneficio della presente e delle future generazioni, su una base di equità e in rapporto alle loro comuni ma differenziate responsabilità e alle rispettive capacità”.

Nel corso degli anni si è assistito a un profondo dibattito per decidere cosa sia equo e cosa non lo sia: un delicato intreccio tra politica e scienza. Lo scenario è evoluto notevolmente negli ultimi anni e il dibattito è quindi molto aperto soprattutto tra i Paesi Annex I e le economie emergenti quali Cina, Corea del Sud, Brasile, India e Sud Africa, che non possono essere più iscritte al registro dei paesi in via di sviluppo in quanto sono oramai potenze economiche ed industriali e il loro contributo è fondamentale per raggiungere gli obiettivi ambizioni di riduzione delle emissioni.

 

Di questi e altri temi emersi dal fermento negoziale ne parleremo quindi questa sera insieme a Maria Grazia Midulla (Resp. Clima ed Energia WWF Italia), Alberto Zoratti (Fairwatch), Francesco Martone (Forest People), Paulo Lima (Viraçao), Mita Lapi (Fondazione Lombardia per l’Ambiente), Daniele Pernigotti (La Stampa) e Joshua Wiese (Adoptanegotiator). Saranno presenti in collegamento anche alcuni referenti della Rete dei Giornalisti Ambientali.

 

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