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04
Nov

UN NODO IRRISOLTO: I MECCANISMI NON DI MERCATO

Uno dei nodi ancora irrisolti dell’Accordo di Parigi riguarda la definizione dei meccanismi non di mercato contenuti nell’Art. 6 che contempla diversi percorsi di cooperazione attraverso i quali le Parti possono interagire volontariamente con l’intento di raggiungere gli obiettivi di mitigazione, adattamento, finanza, trasferimento tecnologico, condivisione delle conoscenze e sviluppo delle capacità.

All’interno del negoziato sul clima, i meccanismi non di mercato (Non-Market Approaches – NMAs) previsti dall’Art 6.8 dell’Accordo di Parigi hanno ricevuto una minor attenzione rispetto a quelli legati al mercato del carbonio. Le Parti della Convenzione non sono ancora riuscite ad accordarsi sulla definizione di questi strumenti, che attualmente ricomprendono tutto ciò che non sia incluso in quelli di mercato.

Ma quali sono i vantaggi dell’implementazione di meccanismi non di mercato nell’ambito della sfida dei cambiamenti climatici?

I meccanismi non di mercato (NMAs) possono essere, in realtà, implementati rapidamente. Al contrario, sui i meccanismi di mercato, da sette anni le Parti dell’UNFCCC non riescono a trovare un accordo. Attraverso approcci non di mercato si aprirebbe la strada alla cooperazione internazionale e si potrebbero vedere i primi risultati in termini di implementazione nel giro di pochi anni, se non addirittura mesi.  

Sotto il profilo della giustizia climatica, i NMAs possono essere sviluppati in modo più equo soprattutto per i Paesi meno sviluppati che più subiscono le perdite dei cambiamenti climatici. Infatti, molti Stati non saranno in grado di partecipare ai mercati del carbonio, considerata l’enorme sfida derivante dalla creazione di crediti di carbonio e i vincoli di capacità che saranno posti alle Parti. Con approcci non di mercato si possono, invece, supportare l’implementazione degli NDCS per tutti i Paesi e incentivare l’adattamento, fornendo un supporto continuo perfino per le perdite e i danni derivamenti dal cambiamento climatico i cui effetti si protrarranno in futuro.

I NMAs possono, inoltre, supportare la resilienza e la ripresa a seguito della diffusione del virus Covid19 dal momento che, una cooperazione internazionale rafforzata attraverso un approccio equo e non basato sul mercato, può supportare progetti che contribuiscono al miglioramento e alla velocizzazione della ripresa post pandemia.

I vantaggi dei Meccanismi non di Mercato (NMAs)

Rapida implementazione

Apertura a cooperazione internazionale

Maggiore equita'

Risultati in tempi piu' rapidi

Infine, riguardando l’implementazione di politiche e regolamenti che facilitino la condivisione di conoscenze per mitigare i cambiamenti climatici, il trasferimento di tecnologie Nord-Sud e Sud-Sud, nonché cooperazione internazionale per raccogliere finanziamenti, attraverso questi meccanismi è possibile supportare le attività di mitigazione e implementare riduzioni reali, significative e permanenti delle emissioni. La compensazione prevista dai meccanismi di mercato non riduce le emissioni, ma sposta semplicemente gli obblighi da un Paese all’altro. Attraverso approcci non di mercato, le attività di mitigazione in tutti i settori possono essere supportate per fornire riduzioni reali e permanenti delle emissioni in più Paesi, nonché aumentare i benefici in termini di adattamento al cambiamento climatico.

Durante la COP26 di Glasgow alcuni Paesi hanno sottolineato, quindi, l’importanza di definire questi meccanismi all’interno del negoziato sull’Art. 6 dell’Accordo di Parigi. Diversi Paesi come Bolivia, India, Brasile, Equador e Uganda hanno chiesto parità di trattamento per i NMAs rispetto ai meccanismi di mercato. Ma anche l’Unione Europea, così come gli USA, hanno sottolineato una mancanza di chiarezza riguardo l’art. 6.8 e la Cina ha chiesto di investire maggior tempo per discutere il pacchetto di iniziative che dovrebbe rientrare all’interno di questo articolo 6.8.

Le prossime sessioni negoziali sull’art. 6 qui a COP26 saranno dedicate proprio ai meccanismi non di mercato. Come sempre seguiremo il negoziato dall’interno per fornire aggiornamenti puntuali.

di Giulia Persico, Coordinatrice Progetto Scuola e Coordinatrice COY16 per l’Italia

Questo articolo del Bollettino COP di ICN fa parte del progetto EC DEAR SPARK. ICN monitora i negoziati e riporta quanto accade in italiano e in inglese, sul nostro sito e sui canali social, come parte di un consorzio paneuropeo di oltre 20 organizzazioni no-profit impegnate nel promuovere la coscienza climatica con particolare attenzione al ruolo dei giovani e ai temi della cooperazione internazionale e delle politiche di genere.

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