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Ott

Ottobre 2017, siccità quasi estiva

di Simone Abelli, Meteorologo del Centro Epson Meteo

Una siccità estrema ha caratterizzato il mese di ottobre. Nonostante questo sia statisticamente uno dei mesi più piovosi dell’anno, a ottobre 2017 è piovuta la stessa quantità d’acqua di luglio – una quantità già di per sé anomala per un mese estivo, pari alla metà del valore normale atteso. Quest’anomalia si misura in una perdita di almeno 19 miliardi di m 3 d’acqua, che si somma ai 58 miliardi di m3 d’acqua persi da dicembre 2016. In sostanza, all’appello manca un terzo della pioggia che di solito cade nell’arco di 11 mesi, da dicembre a ottobre.

Questi dati portano il mese di ottobre nella classifica dei mesi più siccitosi in assoluto della storia, al secondo posto subito dopo il record di ottobre 1967.

In particolare, nel Nord-Ovest dell’Italia il deficit è stato di -95%, aggravato dalla piaga degli incendi boschivi, favoriti dai fenomeni di Föhn e dall’aridità del suolo.

Più in generale, è stata la particolare configurazione della circolazione atmosferica, caratterizzata da un’anomalia anticiclonica sull’Europa Occidentale, ad ostacolare il transito delle perturbazioni atlantiche verso il mediterraneo. La nostra penisola inoltre si è trovata ai margini di masse d’aria mite generate dalla frequente presenza di correnti atmosferiche sub-tropicale, che ha portato lo zero termico a valori più tipicamente estivi.

L’autunno 2017 prosegue all’insegna di un’anomalia negativa sulle temperature e un deficit di circa un quarto delle precipitazioni, nonostante le precipitazioni di settembre.

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