PAGINE PER IL FUTURO – IL MONDO SENZA FINE
Pagine per il futuro è una rubrica di Italian Climate Network curata da Andrea Vico, giornalista esperto di divulgazione scientifica, che in questo spazio proporrà ogni volta un nuovo libro da leggere per approfondire e capire meglio i temi che ci stanno a cuore.
Il quinto appuntamento con “Pagine per il Futuro” ci propone un fumetto didattico che racconta il confronto tra un brillante fumettista e uno scienziato esperto di crisi climatica.
IL MONDO SENZA FINE
Di Jean-Marc Jancovici e Christophe Blain, per Oblomov Edizioni (2023), 195 pagine.
Cosa succede quando un brillante fumettista incontra (e interroga) uno scienziato esperto di crisi climatica? Il primo è Christophe Blain, disegnatore, illustratore, autore di numerosi albi pubblicati in Francia e tradotti in mezza Europa. Il secondo è Jean-Marc Jancovici ingegnere, studioso di climate change e divulgatore su tematiche energetiche, nonché uno degli sviluppatori del metodo francese di calcolo delle emissioni di carbonio.
4 motivi per leggerlo
Le prime 106 pagine trattano il tema dell’energia e dell’incredibile successo commerciale del petrolio e del gas. Le restanti 90 affrontano la crisi climatica derivata dall’uso intenso e improvviso delle fonti fossili. È un racconto fittissimo, denso di informazioni che puntano soprattutto a mettere in evidenza i rapporti di causa-effetto alla base della crisi climatica.
Sono altrettanto evidenti gli intrecci tra il sistema di economia lineare alla base dello stile di vita occidentale e le ricadute ambientali che questo stile di vita comporta: predazione delle risorse, voracità dei consumi di energia, emissioni inquinanti, attacco alla biodiversità, produzione di rifiuti
La potenza del disegno è davvero notevole! Ci sono grandi tavole a doppia pagina, infografiche, strisce simili agli inserti di Mafalda o dei Peanuts sui quotidiani, istogrammi e diagrammi a torta con numeri e percentuali, vignette sconsolate o sarcastiche. Spesso ci sono episodi di vita quotidiana, come gli incontri (quasi due anni di lavoro) tra Blain o Jancovici o siparietti che raccontano le anomalie climatiche che un cittadino europeo può facilmente subire in questi anni. Il tratto è essenziale, concreto e con pochi colori, quelli che bastano. Ogni disegno è completato da didascalie, balloon, brevi paragrafi di testo per spiegare al meglio il concetto.
È un libro che distingue molto bene le “responsabilità”: c’è sempre una responsabilità individuale (le scelte di ciascuno di noi) una responsabilità politica (il non agire, l’agire in ritardo o con mollezza) e una responsabilità economica, legata ai gruppi industriali o alle attività commerciali (produzione di auto, fast fashion, allevamenti intensivi…) che frenano il cambiamento verso la sostenibilità.
A parer mio
Utile per approcciarsi a questo testo, un’ avvertenza: è un fumetto didattico, pedagogico: a tratti potrebbe risultare un po’ borioso, ci sono affermazioni paternalistiche che si sarebbero potute smussare. È un’impressione che ho avuto in 10-15 pagine su 200, dunque sopportabile rispetto a quanto questo libro riesce ad abbracciare la complessità del tema.
Altra avvertenza riguarda alcuni passaggi che tendono a privilegiare il ruolo della tecnologia come panacea di tutti i problemi (per esempio: ok fare ricerca sull’assorbimento di CO2, ma le emissioni vanno ridotte in fretta!) e l’abitudine a considerare nell’energia nucleare una scelta green. In Francia Jancovici è stato criticato da una parte delle associazioni ambientaliste per alcune posizioni troppo tecnocratiche, che emergono anche in queste pagine.
È davvero un libro che non ci si aspetta e dalle prime pagine sorprende, avvinghia, affascina, “stordisce” per l’intensità degli argomenti e delle informazioni. Il racconto è serrato, a tratti freddo e distaccato, a tratti decisamente emotivo. Oppure spiritoso e, in alcune pagine conclusive di un capitolo, anche sincero e brutale. Ironia e sagacia aiutano a stemperare un po’, invitando a un necessario sorriso catartico. Un mix che ho trovato davvero efficace. Pur essendo molto godibile anche per studenti delle superiori, trovo questo volume adatto agli adolescenti solo se già un po’ interessati all’argomento, mentre è perfetto per i formatori: ci sono tavole e strisce molto efficaci anche per una lezione o una conferenza.
Articolo a cura di Andrea Vico, esperto di divulgazione scientifica e volontario di Italian Climate Network.