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PLANETARY HEALTH: NON C’È SALUTE UMANA SENZA SALUTE DEL PIANETA

  • Secondo una stima dell’OMS, i cambiamenti climatici porteranno alla morte di 250 mila persone all’anno tra il 2030 e il 2050. 
  • È fondamentale iniziare a concepire la salute umana in un’ottica planetaria, tenendo conto dell’interdipendenza tra la nostra salute e quella del Pianeta. 
  • La Planetary Health (salute planetaria) è un nuovo campo transdisciplinare volto a comprendere il legame tra Pianeta e salute umana e a ricercare soluzioni concrete in risposta alla crisi climatica. 
  • Da settembre 2024 Italian Climate Network fa parte della Planetary Health Alliance, un’alleanza globale di oltre 400 università, ONG, enti governativi e istituti di ricerca, che mira a supportare lo sviluppo di ricerca, educazione e nuove soluzioni.

Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), la crisi climatica porterà alla morte di 250.000 persone all’anno tra il 2030 e il 2050. Sono infatti molteplici gli effetti della crisi climatica che minacciano o compromettono la nostra salute, in modo sempre più forte e tangibile. Gli eventi climatici estremi, oltre a causare vittime dirette, sono causa di malnutrizione e diffusione di malattie diarroiche, come il colera, legate alla povertà e a condizioni socio-sanitarie precarie. Le ondate di calore estive sono direttamente legate a una diminuzione della qualità della vita, soprattutto nelle fasce più deboli, e all’aumento delle morti legate a colpi di calore. L’alterazione delle nicchie ecologiche, causata da deforestazione, urbanizzazione e aumento delle temperature, influenza la trasmissione delle malattie infettive, aumentando il rischio di nuove epidemie e pandemie. Il recente inasprimento degli eventi climatici estremi ha portato alla definizione di nuovi disturbi psicologici, come l’ecoansia e la solastalgia (stato di angoscia che affligge chi ha subito una tragedia ambientale). Anche l’inquinamento atmosferico sta causando danni alla salute, come una maggiore frequenza e gravità di malattie cardiorespiratorie. Queste problematiche sono destinate ad amplificarsi nei prossimi anni e necessitano l’attenzione della comunità dei professionisti della salute, così come dell’intera società civile

A soffrire maggiormente per gli impatti della crisi climatica sulla salute sono le fasce più vulnerabili della popolazione, come le donne, i bambini, gli anziani, le minoranze etniche e le persone con minori risorse socio-economiche. I Paesi del Sud Globale sono quelli che, pur contribuendo meno alle cause della crisi climatica, subiscono i danni maggiori, anche in termini di impatto sanitario. Sono anche i Paesi che hanno minore resilienza e capacità di risposta del sistema sanitario alle emergenze climatiche. Pertanto la crisi di salute globale determinata dai cambiamenti climatici è fortemente legata ai nostri sistemi economici, politici e sociali e riflette dinamiche di ingiustizia climatica. È fondamentale concepire questi problemi in un’ottica planetaria, tenendo conto sia delle strutture umane sia dei sistemi naturali che influenzano in modo interdipendente la salute umana. 

Per questi bisogni crescenti è nata nel 2015 la Planetary Health, o salute planetaria. Si tratta di un campo transdisciplinare focalizzato sull’analisi dei legami tra i sistemi naturali del pianeta e la salute umana, includendo anche una ricerca attiva di soluzioni per mitigare gli impatti reciproci. La Planetary Health aspira al più elevato livello di salute, benessere ed equità raggiungibile in tutto il mondo, tenendo conto dei sistemi politici, economici e sociali e dei sistemi naturali terrestri che definiscono i confini ambientali entro i quali l’umanità può svilupparsi. Inoltre, la Planetary Health si propone come movimento sociale, affine all’attivismo climatico e impegnato nella lotta per la giustizia climatica, che è un elemento imprescindibile per il raggiungimento di salute ed equità a livello globale. 

Nel concreto, la Planetary Health abbraccia e si interfaccia con una vasta gamma di discipline, come la medicina e la sanità pubblica, la sociologia, le scienze naturali e ambientali. Incentiva in questo modo la collaborazione transdisciplinare per realizzare progetti di ricerca volti a comprendere i legami tra i sistemi naturali, modificati dalle azioni umane, e la salute umana. Promuove lo sviluppo di programmi educativi su questi temi, che dovrebbero diventare una componente fondamentale del percorso formativo di chi si occupa della nostra salute. Inoltre un filone importante della Planetary Health riguarda i sistemi sanitari, la loro necessità non solo di prepararsi alle sfide legate alla crisi climatica, ma anche di responsabilizzarsi per diminuire il proprio impatto ambientale, impegnandosi per una transizione ecologica del settore sanitario. La ricerca della Planetary Health si orienta anche verso lo sviluppo di soluzioni che possano permettere la promozione della salute in modo sostenibile, ad esempio favorendo la medicina preventiva o utilizzando farmaci a minor impatto ecologico. 

Gli obiettivi condivisi della Planetary Health sono trainati dalla Planetary Health Alliance (PHA), un’alleanza globale di oltre 400 università, ONG, enti governativi e istituti di ricerca, che mira a supportare lo sviluppo di ricerca, educazione e nuove soluzioni. Da settembre 2024, anche Italian Climate Network fa parte della Planetary Health Alliance! Nell’ambito di questa comunità internazionale approfondiremo le tematiche di Planetary Health per diffonderle nel contesto italiano e portarle nelle scuole con attività specifiche e progetti di sensibilizzazione.

Articolo a cura di Lucia Giannini, volontaria della sezione Clima e Salute di Italian Climate Network.

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