08
Giu

Siccità, Messico a bocca asciutta (come non mai)

Riportiamo il blog di Elisabetta Corrà pubblicato sul sito del Fatto Quotidiano

A Bonn si è da poco conclusa la conferenza sul clima, più recente tappa dei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici e nel frattempo fatti e ricerche ci parlano di aree che subiscono la peggior siccità degli ultimi 70 anni. 

Uno dei più famosi racconti di Raymond Carver si intitola Di che cosa parliamo quando parliamo d’amore. I quattro protagonisti, due coppie con storie complicate, si accorgono che definire l’amore non è affatto facile e che senza una buona definizione spesso si prendono lucciole per lanterne. Si è chiuso venerdì scorso il summit internazionale sul clima di Bonn e per spiegarne limiti e inceppature potremmo parafrasare Carver chiedendoci: di che cosa parliamo quando parliamo di negoziato sul riscaldamento del Pianeta? Qual è la posta in gioco? 

Il Messico sta attraversando la peggior siccità degli ultimi 70 anni. Ma non è il solo Paese ad avere i rubinetti a secco. L’anno scorso, il sud degli Usa, e in particolare il Texas, ha sofferto la più grave siccità di sempre. E quest’anno, il 56% degli Stati Uniti è in condizioni di siccità. Lo US Drought Monitor ha dichiarato che l’area interessata è il doppio di quella flagellata dalla sete nello stesso periodo del 2011. I dati sul Messico si inseriscono nello scenario descritto dall’incrocio dei risultati di 19 differenti modelli di previsione climatica (centrati sulla siccità) per il Messico, il Midwest degli Usa e il Centro America: “Projections of Future Drought in the Continental United States and Mexico“. In futuro, queste regioni potrebbero essere sottoposte a un permanente e grave stress idrico.

Intanto, arriva l’estate. A Milano i negozi hanno acceso i condizionatori il 24 maggio, rigorosamente a porte aperte, senza nessuno scrupolo per il risparmio energetico, il buon senso e qualsivoglia considerazione sull’efficienza. Non bastano le buone intenzioni se ci ostiniamo a considerare la siccità messicana una notizia senza importanza e la nostra passione per la refrigerazione una innocua abitudine estiva, da compensare mettendo nel carrello della spesa qualche alimento bio. Ma forse è proprio questo il punto: noi difendiamo il condizionatore, i messicani il diritto a bere. “

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