YOUTH7, IL CONTRIBUTO DEI GIOVANI ALL’AGENDA DEL G7
I giovani delegati Youth7 (Y7) si sono incontrati a Berlino per finalizzare le loro raccomandazioni al Vertice G7 e consegnarle al Cancelliere Federale della Germania, Olaf Scholz, che detiene l’attuale presidenza del G7. Che cosa è lo Youth7 e perché è importante includere i giovani nel G7?
Lo Youth7 è il processo di coinvolgimento della società civile ed in particolare dei giovani al G7 che, ogni anno, si serve di un certo numero di engagement groups al fine di garantire la partecipazione attiva dei diversi gruppi di interesse al processo decisionale del G7, di cui costituiscono parte integrante. Queste iniziative rappresentano un’occasione unica e importante per incorporare punti di vista altrimenti esclusi dalle discussioni dei leader G7. Gli engagement groups voluti dall’attuale presidenza tedesca del G7 sono sette: delle imprese (Business7), della società civile ed, in particolare, ONG (Civil7), dei sindacati (Labour7), delle accademie scientifiche (Science7), dei Think-Tanks (Think7), delle donne (Women7) e, appunto, dei giovani (Youth 7).
Lo Youth7 è composto da quattro giovani delegati per ciascuno dei Paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti), l’Unione Europea e da quattro Paesi partner(Indonesia, Senegal, Sud Africa e Ucraina) di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Da inizio anno, i delegati Y7, guidati dai track sherpa e dai co-chairs hanno discusso, negoziato e sviluppato una serie di raccomandazioni concrete sui temi della Sostenibilità, Economia, Democrazia, Salute Globale e Giovani, Pace e Sicurezza – quest’ultima considerata un’aggiunta pressoché imprescindibile a seguito degli episodi di guerra in Ucraina.
In quanto delegata italiana alla Sostenibilità ho lavorato con gli altri 11 delegati su nove raccomandazioni riguardanti questioni come la tutela della biodiversità, la finanza climatica e la just energy transition, ma anche la mobilità sostenibile, l’economia circolare e l’adattamento al cambiamento climatico. Tra le proposte, “i delegati vorrebbero una partecipazione significativa dei giovani all’interno del Climate Club, che verrà realizzato dalla presidenza tedesca ” come evidenzia lo sherpa del track Sostenibilità, Felix Kaminski.
I delegati italiani, selezionati dalla Young Ambassadors Society, che collabora con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, hanno identificato le priorità dei giovani italiani, organizzando una giornata di consultazioni con associazioni attive sul territorio nazionale, a cui hanno partecipato anche rappresentanti dell’Ufficio Sherpa G7/G20 della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Transizione Ecologica. Anche Italian Climate Network ha partecipato alle consultazioni sollevando l’importanza di aggiornare al rialzo gli obiettivi dei Nationally Determined Contributions (NDCs) entro la prossima COP27 sul clima, e l’urgenza nella loro implementazione, specialmente in funzione di quanto sta accadendo nella guerra in Ucraina, che non deve indebolirel’ambizione climatica dei Paesi G7.
Il lavoro non è ancora terminato, e dopo la consegna delle raccomandazioni al Cancelliere tedesco, i giovani delegati si stanno impegnando in azioni di advocacy su più livelli. Ad esempio, la co-chair dello Y7, Carolina Klaus, ha recentemente presentato le istanze dei delegati al G7 Climate, Energy and Environment Ministers dove ha ribadito l’importanza dell’ambizione nelle decisioni prese dai Vertici G7 in questi mesi per garantire un futuro equo e sostenibile.
Articolo a cura di Aurora Audino, volontaria ICN e Y7 Head of Italian Delegation con delega alla sostenibilità