Contenere la temperatura entro 1.5°C è ancora possibile?
L’evento #Youth4climate ha alzato il livello dell’ambizione climatica internazionale, attraverso impegni seri e precisi. L’effetto delle voci di Greta Thunberg e Vanessa Nakate in apertura della Youth4Climate si è sentito. Dopo questa due giorni di lavori, oggi quattro rappresentanti dei giovani, uno per ogni tavolo tematico, hanno presentato le loro proposte ai delegati degli Stati della pre-COP, in vista di COP26.
Come Italian Climate Network siamo d’accordo con i giovani che sia ancora possibile la strada per contenere temperatura di 1.5°C entro fine secolo con una transizione energetica e sociale decisiva. Ma, aggiungiamo, solo se ci sarà una chiara volontà politica a livello internazionale e il coinvolgimento di tutti gli attori in campo: i governi dei vari Paesi, le istituzioni internazionali, il mondo del privato e dei media. L’incontro di oggi è fondamentale per i rappresentanti della pre-COP per ricevere e metabolizzare le richieste che arrivano dai giovani.
Italian Climate Network sottolinea i punti più importanti emersi da ogni tavolo di lavoro e trae la sua conclusione.
Tavolo 1 - Youth driving ambition
Tavolo 2 - Sustainable recovery
Tavolo 3 - Non-state actors' engagement
Tavolo 4 - Climate conscious society
I cambiamenti climatici non sono una sfida del futuro, ma del presente pensando già a quei Paesi che devono gestire l’emergenza climatica. I processi negoziali sono uno strumento che deve andare a tutela delle comunità più afflitte dalla crisi climatica. Come ha sottolineato il Presidente Draghi, importante è il tema della giustizia sociale soprattutto nei Paesi più poveri e come Società Civile ci aspettiamo che venga preso un impegno più concreto perché tutti i Paesi siano presenti a Glasgow ed equamente rappresentati.
Indipendentemente da Paese e regione di provenienza, ogni delegato ha portato un messaggio chiaro: le richieste sono forti e ambiziose, per spingere davvero in avanti il processo partendo dalle loro esperienze locali e per far capire ai delegati nazionali, ai governi, ai “grandi”, che i giovani vivono un’urgenza incontenibile e sono pronti a tutto per farsi sentire.
Questo articolo del Bollettino COP di Italianc Climate Network (ICN) fa parte del progetto EC DEAR SPARK. ICN monitora i negoziati e riporta quanto accade in italiano e in inglese, sul nostro sito e sui canali social, come parte di un consorzio paneuropeo di oltre 20 organizzazioni no-profit impegnate nel promuovere la coscienza climatica con particolare attenzione al ruolo dei giovani e ai temi della cooperazione internazionale e delle politiche di genere.