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LE COSTITUZIONI AMBIENTALI: UN’ANALISI DALL’ITALIA AL RESTO DEL MONDO

Il forte impatto dei cambiamenti climatici sull’ambiente ha messo in evidenza la relazione tra ecosistemi e realizzazione dei diritti umani. Le Costituzioni nazionali hanno, quindi, progressivamente dedicato apposite disposizioni alla tutela dell’ambiente, evidenziando una crescente attenzione alla tematica. In Italia, solo qualche mese fa, riconoscendo espressamente il diritto all’ambiente all’art. 9 Cost., si è compiuto un passo fondamentale verso una maggiore giustizia ambientale e climatica.

ELEZIONI IN BRASILE 2022: UN EVENTO CHIAVE PER IL CLIMA

Da quando Jair Bolsonaro ha assunto la presidenza del Brasile nel 2019, la politica estera del Paese più grande del sudamerica ha ricalcato lo stile del suo leader. Durante queste due settimane di negoziati intermedi qui a Bonn, si invece è notato un cambio di attitudine da parte della delegazione Brasiliana​, con i negoziatori che hanno fatto interventi costruttivi in più di un’occasione, invece di darsi all’abituale ostruzionismo. Brasilia sembra aver dato un po' di respiro ai propri diplomatici, sorge quindi spontaneo chiedersi a cosa sia dovuto questo cambio di approccio, che quasi inquieta quando si considera la totale dissonanza con ciò che quotidianamente accade in Brasile. La ragione più probabile è l’incertezza che regna attorno alle incombenti elezioni nazionali di ottobre, che probabilmente non permette di aggiungere ulteriori “grattacapi” alla già tesa situazione interna al Paese.

LE FERITE DI COP26 BRUCIANO ANCORA – E LA GUERRA NON AIUTA

Finiscono due settimane di negoziati intermedi sul clima e con essi, probabilmente, un’epoca di mezzo tra COP26 e ciò che sarà il mondo a novembre tra conflitti in Europa, elezioni in Brasile ed elezioni mid-term negli Stati Uniti. Il tutto verso una COP27 che ormai, a meno di cinque mesi dal fischio d’inizio, si prefigura come – quale che siano gli esiti delle dinamiche citate – la prima mondiale di uno scenario geopolitico sicuramente inedito.

GLOBAL STOCKTAKE: UN TIMIDO INIZIO, LA NECESSITÀ DI MAGGIORE IMPEGNO ALLA FINE DELLA PRIMA REVISIONE TECNICA

Si è conclusa ieri ai negoziati intermedi sul clima delle Nazioni Unite la prima sessione di valutazione tecnica del Bilancio Globale (Global Stocktake – GST) delle emissioni di gas serra. Il GST è il processo previsto dall’articolo 14 dell’Accordo di Parigi, per la revisione quinquennale degli impegni presi dalle nazioni aderenti all’accordo per la riduzione delle proprie emissioni climalteranti. Durante queste due settimane i negoziatori si sono riuniti insieme a membri della società civile, inclusi scienziati ed esperti chiamati a supportare la valutazione dei dati sulle emissioni raccolti finora con presentazioni e pareri tecnici sulle loro aree di competenza.

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