01
Giu

Caro Trump, il Mondo non tornerà indietro

Caro Trump, il Mondo non tornerà indietro

In un presente in cui i cambiamenti climatici colpiscono milioni di persone ogni giorno, la decisione del Presidente Trump di abbandonare l’Accordo di Parigi, sebbene non colga di sorpresa, è miope e in evidente contrasto con la scienza, la storia e l’economia attuali.

Le temperature medie globali fanno segnare nuovi record a ritmi ormai annuali, la concentrazione di CO2 in atmosfera ha superato quota 400 parti per milione (nessun homo sapiens ne ha mai “respirata” tanta) e gli impatti del cambiamento climatico diventano sempre più intensi: dagli eventi atmosferici estremi alle ondate di calore, dall’innalzamento del livello dei mari allo scioglimento dei ghiacciai, fino alla nascita di nuovi flussi migratori di coloro che sono costretti a fuggire dalle conseguenze del cambiamento climatico: i primi rifugiati del clima.

In questo scenario, è da irresponsabili il tentativo degli Stati Uniti, secondo Paese al mondo per emissioni complessive e tra i primi per emissioni pro capite, di sottrarsi nuovamente alle proprie responsabilità, dopo non aver mai contribuito al Protocollo di Kyoto. Tale decisione non avrà solamente ripercussioni sull’azione internazionale, ma anche e soprattutto sugli Stati Uniti stessi, i quali si troveranno isolati in un contesto globale in cui Paesi, regioni, città e imprese (si veda la pronta presa di posizione di Elon Musk, CEO Tesla e di Jeff Immelt, CEO di General Electric) hanno intrapreso un percorso chiaro ed incontrovertibile verso una progressiva decarbonizzazione dell’economia, a tutti i livelli ed in tutti i settori, in linea con gli obiettivi posti dalla scienza al fine di consegnare alle generazioni presenti e future un pianeta sostenibile.

Sebbene questa giornata ci lasci con un pò di amarezza, non sarà certo questa mossa degli Stati Uniti ad arrestare la transizione energetica e l’impegno verso azioni ambiziose di mitigazione e adattamento: decine di città americane, capitanate da New York, hanno già annunciato di voler proseguire nel proprio impegno per contrastare il cambiamento climatico; e lo stesso hanno riaffermato, negli ultimi giorni, diversi Paesi come l’Unione Europea (si veda la dichiarazione congiunta rilasciata da Italia, Francia e Germania) la Cina, l’India e molti altri.

L’Accordo di Parigi è e rimarrà in vigore e continuerà ad essere il punto di riferimento per tutti coloro che vorranno proseguire nel proprio impegno verso un futuro migliore.

Italian Climate Network, e la rete di 350.org, continueranno a fare sentire la propria voce in ogni luogo e in ogni sede per accelerare una conversione energetica che l’attuale presidente americano si illude di fermare.

Il mondo, caro Presidente Trump, non tornerà indietro: gli Stati Uniti, ne siamo certi, sì!

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