clean industrial deal
27
Feb

CLEAN INDUSTRIAL DEAL: COSA C’È NEL PIANO UE PER LA DECARBONIZZAZIONE DELL’INDUSTRIA

La Commissione europea ha presentato uno dei punti cardine del suo nuovo mandato: il “Clean Industrial Deal: un percorso congiunto per la competitività e la decarbonizzazione. L’obiettivo che si prefigge è quello di accelerare la decarbonizzazione, garantendo al contempo il futuro della produzione manifatturiera in Europa, in un contesto di elevati costi energetici e un’agguerrita concorrenza globale.

Il Clean Industrial Deal si concentra su due settori strettamente collegati: le industrie ad alta intensità energetica, in quanto necessitano di un supporto urgente per decarbonizzare ed elettrificare; e le tecnologie pulite, al centro della competitività e della crescita future, nonché cruciali per la trasformazione industriale. 

https://twitter.com/EU_Commission/status/1894723967467901178

Come fattori trainanti, per il successo della trasformazione dell’industria europea, sono stati individuati i seguenti punti: 

  • Costi energetici inferiori, per i quali la Commissione ha contemporaneamente adottato il Piano d’azione per l’energia a costi accessibili, i cui obiettivi sono quelli di accelerare l’implementazione dell’energia pulita e l’elettrificazione, creare l’Unione energetica aumentando le interconnessioni di rete e utilizzare l’energia in modo più efficiente, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili importati;
  • Aumento della domanda di prodotti puliti, attraverso la Legge sull’acceleratore per la decarbonizzazione industriale per aumentare la domanda di prodotti puliti realizzati nell’UE. L‘Industrial Decarbonisation Accelerator Act lancerà anche un’etichetta volontaria di intensità di carbonio per i prodotti industriali, a partire dall’acciaio nel 2025, seguito dal cemento. La Commissione semplificherà e armonizzerà le metodologie di contabilizzazione del carbonio;
  • Finanziamento della transizione pulita: nel breve termine, il Clean Industrial Deal mobiliterà oltre 100 miliardi di euro per sostenere la produzione pulita made in EU. Tra le altre misure, la Commissione adotterà un nuovo Quadro di aiuti di Stato Clean Industrial Deal, che consentirà un’approvazione semplificata e più rapida delle misure di aiuti di Stato per l’implementazione delle energie rinnovabili, l’implementazione della decarbonizzazione industriale e la garanzia di una capacità produttiva sufficiente di tecnologie pulite. Inoltre, sarà rafforzato il Fondo per l’innovazione e proposta una Banca per la decarbonizzazione industriale, puntando a un finanziamento di 100 miliardi di euro, sulla base dei fondi disponibili nel Fondo per l’innovazione, delle entrate aggiuntive derivanti da parti dell’ETS e della revisione di InvestEU (il programma per investimenti sostenibili, innovazione e creazione di posti di lavoro in Europa);
  • Circolarità e accesso ai materiali critici: la Commissione europea istituirà un meccanismo che consenta alle imprese europee di unirsi e aggregare la loro domanda di materie prime essenziali; creerà un Centro UE per i materiali critici per acquistare congiuntamente materie prime per conto delle aziende interessate e adotterà una Legge per l’Economia circolare nel 2026, per accelerare la transizione circolare e garantire che i materiali scarsi siano utilizzati e riutilizzati in modo efficiente, riducendo le dipendenze globali e creando posti di lavoro di alta qualità. L’obiettivo è di avere il 24% di materiali circolari entro il 2030;
  • Azione su scala globale: la Commissione lancerà presto i primi partenariati per il commercio e gli investimenti puliti, che diversificheranno le catene di fornitura e creeranno accordi reciprocamente vantaggiosi. Semplificherà e rafforzerà anche il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM);

Garanzia di accesso a una forza lavoro qualificata: la Commissione istituirà un’Unione delle competenze per rafforzare le competenze settoriali per le industrie strategiche collegate al Clean Industrial Deal. L’accordo sosterrà inoltre posti di lavoro di qualità, promuoverà le condizionalità sociali e fornirà ulteriore supporto ai lavoratori in transizione.

Nelle prossime settimane analizzeremo il pacchetto di misure più nel dettaglio.

Articolo a cura di Paolo Della Ventura, volontario di Italian Climate Network

Immagine di copertina: © European Union, 2025

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