08
Lug

I DIARI DELL’ACQUA, UN PERCORSO DI OSSERVAZIONE E SCOPERTA

Il progetto ha coinvolto dodici classi quarte e quinte di tre scuole primarie di Milano, per sperimentare un ciclo di laboratori e un nuovo strumento didattico.

I cambiamenti climatici stanno diventando una questione sempre più rilevante nella vita delle persone, con impatti tangibili anche nel contesto italiano. Fino a non molto tempo fa, erano percepiti come qualcosa di lontano, nel tempo e nello spazio, ostacolando così la piena comprensione del fenomeno. Oggi sempre di più e sempre più persone sono invece coinvolte direttamente da questi cambiamenti. Un esempio di questo fenomeno è legato al modo in cui il ciclo dell’acqua si è modificato e come la disponibilità di questa risorsa sia cambiata per le persone e per gli ecosistemi. Per avere consapevolezza degli effetti della crisi climatica a livello locale occorre innanzitutto ri-conoscere l’ambiente che ci circonda, sia esso il quartiere di una grande città o un paesaggio rurale; comprendere gli equilibri, le relazioni tra elementi, i cicli che lo compongono, il ruolo dell’azione antropica, ma anche di animali, piante e altri elementi che lo animano. 

Con il progetto I Diari dell’acqua abbiamo aperto una riflessione sulle interrelazioni tra esseri umani e natura, presente anche in ambiente urbano, sebbene nascosta. Nel nostro quotidiano apriamo e chiudiamo rubinetti da cui esce acqua, scaldiamo le case con caldaie a gas, respiriamo l’aria con ossigeno e inquinanti. Difficilmente riconosciamo questi aspetti dell’ambiente come natura e tendiamo a non dargli particolare attenzione. Per questo siamo partiti proprio da questi elementi per le nostre osservazioni.

Nel corso di un percorso durato un intero quadrimestre, docenti, bambine e bambini hanno sviluppato competenze per leggere i fenomeni legati alla crisi climatica e idrica a livello locale, nei suoi aspetti materiali e scientifici, ma anche sociali e culturali, contestualizzati nel più ampio contesto dei cambiamenti climatici e della complessità delle relazioni tra esseri umani e ambiente. 

Abbiamo iniziato con dei momenti di formazione per docenti, seguiti da un confronto e co-progettazione del percorso da svolgere con le classi. Siamo partiti da un’uscita sul territorio per una  “caccia alle reti d’acqua” nei dintorni delle scuole, guidata dalle esperte, al termine della quale c’è stata la consegna dei Diari dell’acqua e delle schede con gli spunti di attività da svolgere nei due mesi successivi in classe e a casa. Bambini e bambine hanno proseguito il percorso con il supporto delle insegnanti e il coinvolgimento di famiglie e conoscenti per alcune ricerche, soprattutto di ricostruzione storica sul clima e le precipitazioni dei decenni passati. 

Ma cosa sono questi Diari dell’acqua?

Un po’ quaderno di laboratorio, un po’ diario di campo, sono stati il simbolo dell’interdisciplinarità del progetto: uno strumento di osservazione e raccolta dei dati con metodi caratteristici sia delle scienze sociali che delle scienze naturali, composto da schede che possono essere utilizzate modularmente dalle insegnanti, in funzione delle esigenze e dei ritmi della classe. Le attività proposte spaziano su più discipline, da scienze a italiano, e forniscono spunti per ulteriori approfondimenti e collegamenti tra le diverse materie. Si prestano, inoltre, a essere utilizzate per percorsi di educazione civica e per sviluppare le competenze trasversali. 

Le nostre esperte hanno tirato le fila delle osservazioni in due laboratori successivi con ogni classe, durante i quali i bambini e le bambine hanno prodotto delle “mappe parlanti” dei propri quartieri, che restituiscono la ricchezza delle osservazioni e delle scoperte del gruppo. Le mappe sono state pensate per essere esposte e diventare uno strumento per condividere la propria esperienza con altre classi della scuola, con le famiglie, con gli abitanti del quartiere, avviando così nuovi dialoghi intorno al cambiamento climatico, ai suoi effetti sulle nostre vite e a ciò che possiamo fare per contrastarlo, come individui e come collettività.

Il progetto I Diari dell’acqua, co-finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando My Future 2023, è stato frutto di un lavoro di gruppo interdisciplinare, che ha unito le competenze di area STEM e delle scienze sociali di Eliante e Italian Climate Network con la partecipazione civica di Parteciprato. Una versione scaricabile dello strumento didattico sarà presto disponibile online sui siti di Eliante e di Italian Climate Network

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