Imparare e partecipare: gli ingredienti chiave per agire sul clima
di Rachele Rizzo
In data 8 giugno ha avuto luogo l’ottavo dialogo annuale sui sei elementi – educazione, formazione, sensibilizzazione, partecipazione, accesso alle informazioni e cooperazione internazionale -di ACE – Action for Climate Empowerment nati per favorire l’implementazione dell’articolo 6 della Convenzione UNFCCC e l’articolo 12 dell’Accordo di Parigi.
Durante l’evento sono intervenuti diversi speaker, tra cui anche i rappresentanti della constituency dei giovani, Bas Tuenter e Nila Patty di YOUNGO, i quali si sono complimentati con i rappresentanti dei Paesi, tra cui il Cile, che hanno incluso gli elementi di ACE all’interno del proprio Contributo determinato a livello nazionale (NDC) e hanno sottolineato la rilevanza dei diversi elementi di ACE per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, soprattutto in questa fase di revisione periodica degli obiettivi nazionali per il clima.
Del ruolo centrale dei giovani ha parlato anche Roberta Ianna, ACE Focal Point del Ministero dell’Ambiente italiano, la quale ha condiviso l’impegno del nostro paese nel coinvolgere gli under 30 di tutto il mondo con un evento dedicato, Youth4Climate, che si terrà a Milano nel 2021, in parallelo alla Pre-COP, e vedrà la partecipazione di circa 400 giovani dai 197 paesi parte della Convenzione UNFCCC per elaborare proposte concrete da inserire nel processo negoziale della Pre-COP26 di Milano e della COP26 di Glasgow. Visto lo slittamento della COP e della Pre-COP, l’Italia ha preannunciato un’ulteriore serie di iniziative in cooperazione con Connect4Climate che vedranno il coinvolgimento dei giovani in modalità virtuale per mantenere alta l’attenzione sui giovani e il clima.
Questi dialoghi sono una prassi annuale consolidata a partire dalla COP18 sulla base delle richieste del Doha Work programme, un programma di lavoro per promuovere la formazione e la partecipazione pubblica, attualmente in fase di revisione.
L’obiettivo di questi dialoghi è di fornire un forum per gli stati facenti parte della Convenzione e dell’Accordo di Parigi (c.d. “le Parti”) e per gli altri stakeholder e osservatori (tra cui anche le associazioni della Società Civile) per condividere le best practice e far avanzare le discussioni negoziali sui temi legati da un lato all’educazione e formazione, e dall’altro alla partecipazione pubblica e la disponibilità di informazioni.
Visto lo slittamento dei negoziati intermedi (SB52) a ottobre, il Segretariato dell’UNFCCC ha voluto mantenere viva l’attenzione sui cambiamenti climatici grazie al June Momentum for Climate Change, una serie di eventi online tenutasi dal 1 al 10 giugno sotto la supervisione dei co-presidenti (co-chairs) dei Subsidiary Bodies (SBs), ovvero gli Organi Sussidiari della Convenzione sul clima.
L’incontro di giugno ha dato quindi il via ad una serie di eventi regionali che tra luglio e settembre discuteranno la revisione del Doha Work Programme (in scadenza nel 2020), per promuovere l’integrazione dei sei elementi (educazione, formazione, sensibilizzazione, partecipazione, accesso alle informazioni e cooperazione internazionale) nell’implementazione dell’Accordo di Parigi.
I risultati dei dialoghi regionali saranno presentati ad un evento conclusivo che si terrà il 23 settembre e il cui esito sarà preso in considerazione nei negoziati intermedi che si terranno questo ottobre a Bonn (SB 52) e saranno importanti anche per definire il programma di azione sui temi ACE previsti dopo il 2020 nell’ambito di un rinnovato Doha Work Programme.