13
Nov

DALLA SCIENZA NESSUNA IDEOLOGIA, DALLA POLITICA SOLO RITARDI

La reazione di Italian Climate Network all’intervento di Giorgia Meloni a COP29

Perché la presidente Meloni continua a descrivere la transizione ecologica come ‘ideologica’?
«La scienza climatica non si fonda su ideologie ma su dati ed evidenze, e sono decenni che, come comunità scientifica, portiamo avanti questo messaggio», commenta la Direttrice Scientifica di Italian Climate Network, Serena Giacomin.
«Parlare di ideologia non è solo fuorviante, è un chiaro esempio di climate delay, ossia quel meccanismo di ritardo – di cui i proclami politici sono intrisi – che ostacola un contrasto efficace e rapido alla crisi climatica. Questo ritardo spesso si nutre di ottimismo tecnologico, di promesse future, dell’affidarsi a soluzioni lontane o più simili a chiacchiere al vento, piuttosto che di azioni concrete da un punto di vista tecnico e scientifico».
«La fusione nucleare, per quanto promettente, è uno degli esempi di tecnologie che restano ancora a lungo termine. Quello di cui abbiamo bisogno oggi è investire in ricerca e sviluppo ma, soprattutto, implementare le tecnologie già disponibili, che possono darci subito margini di miglioramento in strategia energetica ed efficienza – queste tecnologie ci sono e costano sempre meno. La transizione ecologica deve basarsi su azioni concrete e attuabili ora, non su visioni idealistiche e non su promesse rinviate al futuro».

«Ci chiediamo inoltre come il Governo intenda mobilitare – aggiunge il Presidente Jacopo Bencini -, immaginiamo tramite il coinvolgimento di attori privati, i fondi promessi lo scorso anno a Dubai e oggi ricordati da Meloni per perdite e danni, auspicando una maggiore predisposizione all’utilizzo di finanza pubblica e in ogni caso in forma di erogazioni piuttosto che di prestiti, che comportano il rischio di creare nuovi e ulteriori debiti sulle spalle delle popolazioni più in difficoltà».
«A un anno dall’annuncio di Dubai, pur valutando positivamente il coinvolgimento italiano nei citati strumenti finanziari multilaterali, chiediamo al Governo maggiore trasparenza rispetto ai propri orientamenti specifici, anche con riferimento specifico ai progetti già finanziati in Ruanda, Turchia, nella regione africana tramite il Fondo Italiano per il Clima».

Crediti foto di copertina: Palazzo Chigi / YouTube

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