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29
Apr

COLMARE IL GENDER GAP PER UNA GIUSTIZIA CLIMATICA: IL CASO DELLA CLIMATE-SMART AGRICULTURE ALLA CSW66

UGUAGLIANZA DI GENERE E AZIONE CLIMATICA

L’agricoltura, è uno dei settori  con l’impatto maggiore sull’uso del suolo e sul bilancio medio globale di gas serra emessi nell’atmosfera, ma è allo stesso tempo uno degli ambiti d’azione più promettenti per delineare strategie di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici.

Il tema è stato ricorrente tra gli eventi collaterali della  alla sessione di lavoro della Commissione Sullo Status delle Donne delle Nazioni Unite (66th Commission on the Status of Women – CSW66) che si è svolta lo scorso marzo; nelle varie occasioni di analisi degli ambiti di azione per colmare il divario di genere (gender gap) in congiunzione alla crisi climatica, è emerso il ruolo positivo delle donne nelle pratiche di agricoltura resiliente.

La Climate-Smart Agriculture, che per definizione individua strategie per rendere le pratiche agricole tradizionali più resilienti ai cambiamenti dell’ambiente e al contempo ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera, è uno strumento di innovazione sociale che può veicolare meccanismi di equità sociale, tra cui la riduzione del gender gap.

LE DONNE E LE SOLUZIONI BASATE SULLA NATURA

Le donne, che tradizionalmente operano alla base delle filiere agricole senza accedere a processi decisionali e alle tecnologie per l’implementazione di pratiche innovative, sono in realtà spesso portatrici di una profonda conoscenza degli ecosistemi locali. Comprendere appieno il funzionamento dell’ambiente in cui si opera permette di contribuire a massimizzare la produttività dei sistemi agricoli senza indurre degradazione degli agroecosistemi  e di far emergere soluzioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, non basate sulla tecnologia, ma sulla “natura”, le così dette Nature Based Solution, uno degli aspetti più importanti della Climate-Smart Agriculture.

L’enorme contraddizione è che, nonostante il loro ruolo positivo, le donne sono limitate dal mancato riconoscimento dei loro diritti, che spesso non gli permette di essere proprietarie dei terreni che coltivano e vedono loro negato l’accesso a risorse e informazioni per l’implementazione di agricole pratiche, efficienti e innovative. Le principali sfide da affrontare per eliminare questi ostacoli sono quindi legate ad ambienti socio-economici che creano un ambiente ostile all’inclusione lavorativa delle donne in ambito agricolo, segnale evidente del limitato impegno a livello politico sulle tematiche di genere.

L’IMPATTO DEL GENDER GAP SULLA CLIMATE-SMART AGRICOLTURE

Nella cornice più ampia dei lavori della CSW66, gli studi presentati da UN Women ESARO sul caso dell’Africa hanno anche evidenziato come le diseguaglianze uomini e donne nell’accesso e controllo di mezzi finanziari e produttivi stiano trattenendo il potenziale del settore agricolo e minando ogni sforzo di implementazione di azioni verso una maggiore resilienza e sostenibilità. Quello che emerge è che gli interventi per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici, incrementare la produzione di cibo e ridurre la povertà, non possono essere efficaci senza supportare attentamente l’inclusione delle donne.

Durante i  lavori della CSW66 sono emersi quattro direzioni d’azione da inserire nei piani di transizione ecologica e di sviluppo rurale: assicurare potere decisionale per le donne a tutti i livelli, ridurre il carico di lavoro di cura delle donne, fornire alle donne accesso e supporto all’uso delle risorse (di informazione e tecnologiche) e supportare azioni collettive.

Contributi di questo tipo sono determinanti per lo status socio-economico delle donne, ma hanno anche  un impatto amplificato, in quanto le donne sono culturalmente un vettore verso altri gruppi vulnerabili nelle società di tutto il mondo. Dare alle donne pari opportunità, come è loro diritto, impatta positivamente bambini, adolescenti, anziani, stimolando la crescita economica generale delle loro comunità e nazioni.

A cura di Gianluca Persia, Volontario Italian Climate Network

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