A COP28 IL GRIDO DI URGENZA DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO: AZIONE CLIMATICA E FONDI IMMEDIATI
Il Side Event di Alto livello sulle esigenze di finanziamento per il clima dei Paesi in via di sviluppo, che si è... Read More
COP28, GIUSTIZIA CLIMATICA E DIRITTI UMANI: QUALI ASPETTATIVE?
È iniziata giovedì 30 novembre la COP28 sul clima a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Si respira grande attesa per gli esiti di questa Conferenza, che si innesta in un quadro climatico quanto mai preoccupante. L’ultimo rapporto IPCC, pubblicato nel marzo 2023 a conclusione del sesto ciclo di valutazione, ci ricorda quanto siamo lontani dall’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5°C, e come il pianeta sia sempre più incapace di sostenerci. Alto il prezzo che paghiamo tutti, ma che stanno pagando soprattutto le popolazioni più vulnerabili dei Paesi in via di Sviluppo (fonte IPCC).
Lo stesso rapporto conferma anche che un'azione climatica fondata sui diritti umani è più efficace, e noi di ICN aggiungiamo che è necessaria per realizzare giustizia climatica.
PERDITE E DANNI: LA CRISI CHE NON VOLEVAMO, MA CHE POTEVAMO ASPETTARCI
Il testo licenziato per COP28 tradisce le aspettative dei Paesi vulnerabili sul nuovo fondo Perdite e Danni, noto anche come Loss and Damage. Ecco quali sono i punti più critici.
GIOVANI E MINISTRO DELL’ AMBIENTE IN DIALOGO
L’11 ottobre scorso Erika Moranduzzo, Coordinatrice della Sezione Diritti e Clima di Italian Climate Network, ha partecipato all’evento ‘Governo e giovani dialogano: quali proposte per il clima’, tenutosi a Roma, presso la sede di Save the Children Italia alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. L’evento ha visto la partecipazione di un gruppo di relatrici (tutte giovani donne) provenienti da diverse organizzazioni della società civile che hanno potuto confrontarsi con il Ministro su temi ‘spinosi’ legati al cambiamento climatico.
SDG SUMMIT 2023, G77 E IL MONDO NUOVO CHE AVANZA
Gli esiti del SDGs Summit non sono incoraggianti. C’è necessità di garantire giustizia climatica. I Paesi del Sud Globale reclamano maggiore democratizzazione dei processi decisionali.