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BREAKING? LA BOZZA (LEAK) DEL GLOBAL STOCKTAKE DEL 12 DICEMBRE

Alle 18.00 di oggi 12 dicembre, a COP28 è circolata tra i negoziatori una nuova bozza non ufficiale del testo sul Global Stocktake, l’inventario delle azioni e delle politiche introdotte fino ad oggi dai Paesi che dovrà costituire la base dei nuovi piani nazionali (NDC) da presentare sotto l’Accordo di Parigi nel 2025.

Il testo, (pare) redatto dalla Presidenza, contiene modifiche sostanziali rispetto all’ultima bozza del giorno prima, sicuramente frutto dei negoziati delle ultime ore con i vari gruppi e delegazioni. In sintesi:

  • Le azioni elencate nel capitolo sulla mitigazione, quindi sulla riduzione delle emissioni, non sono più opzionali (“Parties could”), bensì obbligatorie (“Parties should”), il testo sarebbe quindi più forte da un punto di vista degli obblighi internazionali.
  • Sull’uscita dalle fonti fossili, dopo la scomparsa del termine “phase-out” dalla bozza dell’11 dicembre, con il concetto in quel caso re-inserito tramite la doppia dicitura, molto più debole, di “sostituzione” delle fonti fossili non compensate da CCS accompagnata da “riduzione” della produzione e del consumo, si sembra usare ora una terminologia del tutto nuova: si dice che le azioni che i Paesi dovranno intraprendere c’è un’uscita dalle fossili, un “transitioning away” a partire da questo decennio per raggiungere emissioni nette zero al 2050; un testo che se portato avanti nella notte sarebbe più forte del precedente, non quanto dire “phase-out” ma che sembra rappresentare il punto di compromesso più alto visto fino ad ora.
  • Scomparso per adesso ogni riferimento al collegamento tra nuovo obiettivo globale sulla finanza (NCQG) ed il Global Stocktake.
  • Rientrerebbe nel testo la considerazione (precedentemente cancellata) sull’assenza di una definizione condivisa di finanza climatica.
  • Pare scomparso, in questo leak, il riferimento alla possibile partecipazione di Paesi in via di sviluppo (e in questo caso si pensa a Pechino) alla nuova finanza per perdite e danni: una concessione europea?

La bozza che abbiamo analizzato non è stata caricata ufficialmente sul sito della UNFCCC, non è commentata da fonti ufficiali ma è stata ampiamente circolata nelle chat di COP. Aspettiamo ulteriori aggiornamenti nelle prossime ore.

Articolo a cura di Jacopo Bencini, Policy Advisor – Politiche europee e multilaterali sul clima, UNFCCC Contact Point

Immagine di copertina: foto di Italian Climate Network

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