italian climate network cop15 biodiversità - NEGOZIATI INTERMEDI
15
Mar

BIODIVERSITÀ: A GINEVRA NEGOZIATI INTERMEDI VERSO COP15

Sono iniziati ieri a Ginevra, i negoziati preparatori in vista della seconda parte della COP15 (Conferenza delle Parti) sulla Biodiversità che si terrà dal 25 Aprile all’8 Maggio a Kunming, in Cina.

La Convenzione sulla Biodiversità (CBD) è un trattato internazionale per la conservazione della diversità biologica, l’uso sostenibile delle componenti della biodiversità e un’equa e giusta condivisione dei benefici derivanti dall’uso delle risorse genetiche.

La CBD fa parte delle “Tre Convenzioni di Rio”, insieme alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e la Convenzione contro la Desertificazione (UNCCD), ed è stata aperta alla firma proprio al Summit della Terra di Rio de Janeiro nel 1992.

196 paesi sono firmatari della CBD, che ha quindi una partecipazione quasi universale, ad eccezione degli Stati Uniti d’America. Nel 1993 Bill Clinton firmò la convenzione ma secondo l’ordinamento statunitense i trattati internazionali devono essere ratificati da una maggioranza di due terzi al Senato; a seguito di una campagna di lobby di diversi gruppi di interesse nel 1994, il Senato ha comunicò che non avrebbe sostenuto la ratifica della CBD e da allora nessuna amministrazione USA ha riportato il tema all’ordine del giorno.

COP15 doveva svolgersi nel 2020, ma a causa della pandemia è stata posticipata al 2021 e divisa in due parti, la prima tenutasi in Cina a Ottobre 2021 in modalità virtuale e la seconda che si terrà in Cina tra un mese, in presenza.

L’obiettivo principale di COP15 è quello di negoziare e adottare il quadro globale della biodiversità post 2020 (Post 2020 Global Biodiversity Framework o GBF), che fornirà una visione strategica e una tabella di marcia globale per la conservazione, la protezione, il ripristino e la gestione sostenibile della biodiversità e degli ecosistemi per il prossimo decennio.

I negoziati preparatori che si svolgono a Ginevra dal 14 al 29 Marzo hanno un ruolo fondamentale per portare un testo quanto più possibile condiviso a Kunming, per farlo adottare da COP15.

A Ginevra i negoziati saranno principalmente dedicati al testo del Global Biodiveristy Framework ma si negozierà anche su: finanza per la biodiversità, capacity-building, monitoraggio e misurazione, cooperazione con le altre convenzioni delle Nazioni Unite, questioni di genere legate alla tutela della biodiversità, conservazione delle aree marine, agricoltura e biodiversità, impatti sulla salute etc.

Un altro punto chiave da negoziare a COP15 è il sostegno finanziario destinato ai paesi più poveri. Ad Ottobre, il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato l’apertura del Kunming Biodiversity Fund per sostenere la protezione della biodiversità nei paesi in via di sviluppo, stanziando 1,5 miliardi di yuan (circa 230 milioni di dollari) per istituire il Fondo. L’Unione Europea ha garantito di voler duplicare i finanziamenti esterni per la biodiversità e il Giappone ha dichiarato che stanzierà 17 milioni di dollari aggiuntivi al suo Japan Biodiversity Fund .

Importanti dichiarazioni sono state fatte anche dalla Francia, con il Presidente Macron che ha dichiarato di voler destinare il 30% dei fondi per il clima alla tutela della biodiversità e dal Regno Unito che ha annunciato che una parte significativa del suo aumento dei fondi per il clima sarà diretto verso la biodiversità.

Nonostante queste importanti dichiarazioni, la CBD si pone l’obiettivo di stanziare 700 miliardi di dollari all’anno entro il 2030 per attuare una adeguata tutela della biodiversità  – siamo ancora molto lontani dal raggiungimento del target.

Come ha dichiarato Elizabeth Maruma Mrema, l’Executive Secretary della CBD,  durante la plenaria di apertura di ieri, è tempo di proteggere la biodiversità e trasformare l’attuale insostenibile rapporto con la natura. La natura è una risorsa fondamentale per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, come è stato riconosciuto anche nel Glasgow Pact a COP26. Non c’è tempo da perdere e per garantire risultati a COP15, le Parti devono lavorare insieme in queste due settimane a Ginevra.

di Margherita Barbieri, volontaria di Italian Climate Network a COP15 Biodiversità

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