GLOBAL STOCKTAKE, IL PRIMO DIALOGO ANNUALE SUL BILANCIO GLOBALE DEL CLIMA
Nel giugno 2024, ai negoziati intermedi a Bonn, si era svolto il primo dialogo annuale sul Global Stocktake (GST1), un incontro cruciale per facilitare lo scambio di conoscenze e buone pratiche su come i risultati del primo GST possono influenzare la preparazione dei prossimi Contributi Nazionali Determinati (NDC), che dovranno essere aggiornati entro la primavera 2025. Questo evento, previsto dalla decisione 1/CMA.5 della COP28, paragrafo 187, ha riunito Paesi, organizzazioni internazionali e attori non statali per fare il punto sugli sforzi di mitigazione, adattamento e supporto finanziario a livello globale.
I temi del dialogo di Bonn
Il dialogo annuale del primo GST si è articolato in tre principali tavole rotonde, divise per temi. Durante l’apertura delle tavole degli esperti tematici hanno presentato un esempio di buona pratica messo in atto, seguito poi da una sessione di domande e risposte con tutti i partecipanti. I tre temi principali erano:
- Come i risultati del Global Stocktake influenzano la preparazione degli NDC.
I partecipanti hanno discusso come integrare i risultati del GST nelle politiche nazionali, con l’obiettivo di allineare gli NDC con l’obiettivo di 1,5°C. Alcuni Paesi hanno condiviso le loro esperienze, basate su solide evidenze scientifiche e un ampio coinvolgimento degli stakeholder. È emersa la necessità di aumentare l’ambizione e la chiarezza nei futuri NDC, per migliorarne la comparabilità e la trasparenza. - Approcci nazionali alla preparazione e implementazione degli NDC.Questo dibattito si è concentrato sul rafforzamento delle politiche interne e sul coinvolgimento degli attori locali, tra cui città, imprese e comunità. L’efficacia dell’azione climatica dipende infatti dalla mobilitazione di tutte le parti interessate, non solo a livello nazionale, ma anche subnazionale.
- Rafforzamento della cooperazione internazionale
La terza tavola rotonda ha esplorato il ruolo cruciale della cooperazione internazionale nel supportare i Paesi più vulnerabili. È stata ribadita l’importanza del sostegno finanziario e tecnologico, soprattutto per i Paesi in via di sviluppo, che necessitano di risorse per attuare i loro NDC e far fronte agli impatti dei cambiamenti climatici.
Finanza climatica: un tema centrale anche in questo tavolo
La finanza climatica è stata una delle questioni più dibattute durante il dialogo. I Paesi in via di sviluppo hanno sottolineato il gap tra i fabbisogni finanziari e i fondi effettivamente disponibili. Questo divario è particolarmente marcato per i Paesi meno sviluppati (LDC) e per i piccoli stati insulari (SIDS), che sono tra i più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici.
In particolare, è stato evidenziato il problema della qualità e della quantità della finanza climatica. La diversità delle definizioni di “finanza climatica” sta creando confusione e ostacolando gli sforzi di monitoraggio e rendicontazione. Inoltre, diversi Paesi hanno ribadito che gli NDC non sono piani di investimento dettagliati, ma impegni politici, il che implica la necessità di sviluppare piani separati per attrarre investimenti privati a lungo termine. Ma, dall’altra parte, NDC dettagliati, ambiziosi e con una buona analisi finanziaria possono facilitare investimenti privati.
Strumenti e Iniziative per Mobilitare la Finanza Climatica:
Il report menziona diverse iniziative e strumenti che mirano a mobilitare la finanza climatica:
- Green Climate Fund (GCF): si impegna a finanziare l’azione per il clima e ad assistere i paesi in via di sviluppo, in particolare LDC e SIDS, nell’aggiornamento e nell’implementazione dei loro NDC.
- NDC Partnership: facilita la collaborazione globale per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, collegando le richieste dei paesi in via di sviluppo con finanziamenti, competenze e risorse.
- UNDP Climate Promise: fornisce supporto tecnico ai paesi per lo sviluppo e l’implementazione di NDC ambiziosi e inclusivi.
- Articolo 6 dell’Accordo di Parigi: promuove meccanismi di mercato e non di mercato per la cooperazione internazionale, con l’obiettivo di aumentare l’ambizione e ridurre i costi dell’azione per il clima.
Strumenti a disposizione per migliorare gli NDC
Per supportare i Paesi nel miglioramento dei loro NDC, sono stati presentati alcuni strumenti tecnici, tra cui:
– NDC 3.0 Navigator: uno strumento interattivo che guida i paesi nella progettazione di NDC ambiziosi e attuabili.
– Global Stocktake Explorer: una piattaforma che permette di analizzare e visualizzare i dati del GST, utile per comprendere i progressi globali e nazionali.
I prossimi passi, qui a COP29
Il dialogo di Bonn ha offerto un’importante occasione di confronto e riflessione sui risultati del primo ciclo di valutazione del GST. In questi giorni a Baku le Parti si stanno incontrando per definire come tradurre in azioni concrete gli impegni emersi durante l’incontro: ne parleremo quindi nelle prossime ore, quando le negoziazioni su questo tema saranno concluse.
Articolo a cura di Anna Pelicci, capodelegazione di Italian Climate Network alla COP29 di Baku
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