VERSO IL SECONDO GLOBAL STOCKTAKE DEL 2028
Nel secondo giorno di conferenza a Bonn, il Global Stocktake (il primo inventario globale delle politiche sotto l’Accordo di Parigi) adottato sei... Read More
GLOBAL STOCKTAKE: CONCILIAZIONE IMPOSSIBILE?
L’evento centrale di COP28 è senza dubbio il primo Global Stocktake, bilancio dei progressi compiuti verso il raggiungimento dell’Accordo di Parigi.
PLASMARE IL GLOBAL STOCKTAKE IN UN’OTTICA DI EQUITÀ E UMANITÀ
Uno dei temi centrali delle sessioni dei negoziati intermedi di quest’anno che si sono appena aperti a Bonn, è il Global Stocktake (GST). Nella prima giornata, quindi oltre alla plenaria di apertura, la maggior parte degli eventi si sono concentrati su esso. Il GST è il meccanismo di revisione previsto dall’Art. 14 dell’Accordo di Parigi che ha come obiettivo quello di valutare ogni 5 anni i progressi compiuti e quanto ancora c’è da fare per il raggiungimento degli obiettivi ultimi dell’accordo stesso.
GLOBAL STOCKTAKE: UN TIMIDO INIZIO, LA NECESSITÀ DI MAGGIORE IMPEGNO ALLA FINE DELLA PRIMA REVISIONE TECNICA
Si è conclusa ieri ai negoziati intermedi sul clima delle Nazioni Unite la prima sessione di valutazione tecnica del Bilancio Globale (Global Stocktake – GST) delle emissioni di gas serra. Il GST è il processo previsto dall’articolo 14 dell’Accordo di Parigi, per la revisione quinquennale degli impegni presi dalle nazioni aderenti all’accordo per la riduzione delle proprie emissioni climalteranti. Durante queste due settimane i negoziatori si sono riuniti insieme a membri della società civile, inclusi scienziati ed esperti chiamati a supportare la valutazione dei dati sulle emissioni raccolti finora con presentazioni e pareri tecnici sulle loro aree di competenza.
IL GLOBAL STOCKTAKE, UN’OCCASIONE PER RIMETTERE I DIRITTI AL CENTRO DELL’AZIONE CLIMATICA
Uno dei nodi che rimane da sciogliere durante i questi negoziati intermedi sul clima delle Nazioni Unite, è quello del cosiddetto Bilancio Globale (Global Stocktake – GST) delle emissioni di gas serra.