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Apr

LA SICCITÀ IN EUROPA SPAVENTA SEMPRE DI PIÙ

Durante i primi mesi del 2023 il Nord Italia e varie regioni in Europa stanno sperimentando un periodo di forte siccità che si protrae dal 2022. Dall’inizio di quest’anno a Milano ha piovuto solo 5 giorni. Nel mese di febbraio sono caduti solo 10 mm di pioggia rispetto agli attesi 85 mm. Durante il mese di gennaio, invece, i valori di precipitazioni sono stati pari a 65 mm ed in linea con le medie mensili. Purtroppo, questo dato rassicurante non rappresenta che una piccola consolazione. La Valpadana sta attraversando una situazione di siccità disastrosa da più di un anno. Il 2022 è  terminato con un deficit pluviometrico di 600 mm rispetto all’ultimo decennio. In tutto il 2022 sono caduti 455 mm di pioggia, meno della metà rispetto ai valori attesi (dati della stazione dell’Aeroporto di Milano Linate). Il nord Italia non è la sola area geografica che sta sperimentando la siccità, il Global Drought Observatory della Commissione Europea ha recentemente pubblicato un report che ben dipinge la situazione anomala che stanno attraversando anche altri Paesi come Francia, Spagna e Germania.

Ma perché non piove? Il fenomeno meteorologico che sta causando l’attuale mancanza di pioggia è un anticiclone di blocco “omega” che da diverse settimane staziona sopra l’Europa occidentale. Un anticiclone di blocco è un sistema di alta pressione, in questo caso a forma di omega, molto stabile che tende a persistere per lungo tempo sopra una determinata area geografica portando bel tempo. Gli anticicloni di blocco sono causati da forti ondulazioni che si formano nella corrente a getto polare (venti che spirano da ovest verso est in entrambi gli emisferi per diverse migliaia di chilometri a circa 10-12 km dal suolo), i quali permettono di “isolare” un centro di bassa pressione, mentre attorno ad esso fluiscono correnti più fredde e umide. A differenza dei “classici” anticicloni, i blocchi a omega tendono ad essere autorigeneranti, per questo motivo persistono su una determinata area geografica diverse settimane. Oltre alla mancanza di precipitazioni, questi sistemi causano ondate di calore durante la stagione estiva, come quella sperimentata in Europa nell’estate del 2003.

Ma se si tratta di un puro fenomeno meteorologico non ci dobbiamo preoccupare, giusto? In realtà, pur essendo gli anticicloni di blocco dei fenomeni meteorologici, quindi di “breve” durata e reversibili, ciò che è  necessario tenere in considerazione è  il loro andamento (frequenza e durata) nel corso dei decenni passati. Uno studio recentemente pubblicato su Doklady Earth Sciences ha mostrato che nel periodo 1980-2018 la durata totale (cumulativa) di tutti gli anticicloni di blocco che persistono sull’emisfero settentrionale durante l’inverno è  triplicata: da 50 giorni nel 1980, fino a 150 giorni nel 2018. Inoltre, un gruppo di scienziati della NASA ha osservato che il numero di eventi di siccità in Europa è  aumentato di 6 volte tra il 2004 ed il 2021 (da una media di 3 eventi annuali a 18 eventi annuali).

Il report rilasciato oggi da Copernicus “European State of the Climate 2022” sottolinea come il 2022 sia stato un anno caratterizzato da condizioni di anomala mancanza di precipitazioni. In particolare, durante l’inverno ha nevicato fino a 30 giorni in meno rispetto alla media annuale in alcune aree e durante la primavera tutto il continente ha sperimentato livelli minimi di precipitazioni. L’estate non è stata da meno, essendo considerata l’estate più calda e secca degli ultimi 30 anni . Il cambiamento climatico ha reso possibile che eventi così intensi possano verificarsi con frequenza ventennale, quando, senza riscaldamento globale, un’estate come quella passata può presentarsi una volta ogni 400 anni

Lo scenario dipinto da questi studi  sembra quello riprodotto nel film di Paolo Virzì “Siccità” uscito nelle sale lo scorso ottobre, che ha presentato al pubblico italiano uno scenario futuro non troppo improbabile: mancanza d’acqua, città deserte, l’acuirsi dei divari sociali. Tale situazione rende estremamente necessario una gestione attenta e rispettosa della risorsa idrica, la quale deve essere correttamente utilizzata e rimanere un bene accessibile a tutti.  

Articolo a cura di Ilaria Crotti, Volontaria Italian Climate Network

Immagine di copertina: Il Tevere senza acqua. Scena dal film “Siccità” di Paolo Virzi’ (2022).

Referenze

Toreti A., Bavera, Acosta Navarro J., Arias-Munoz C., Avanzi F., Marinho Ferreira Barbosa P., De Jager A., Di Ciollo C., Ferraris L., Fioravanti G., Gabellani S., Grimaldi S., Hrast Essenfelder A., Isabellon M., Jonas T., Maetens W., Magni D., Masante D., Mazzeschi M., Mccormick N., Meroni M., Rossi L., Salamon P., Spinoni, J. Drought in Europe March 2023, JRC133025, 2023. Publications Office of the European Union. DOI:10.2760/998985, ISBN:9788527729833.

Mokhov, I.I. Winter Atmospheric Blocking Events in the Northern Hemisphere under Climate Changes in Recent Decades (1980–2018). Dokl. Earth Sc. 507 (Suppl 2), S334–S339 (2022). https://doi.org/10.1134/S1028334X22601365

Rodell, M., Li, B. Changing intensity of hydroclimatic extreme events revealed by GRACE and GRACE-FO. Nat Water 1, 241–248 (2023). https://doi.org/10.1038/s44221-023-00040-5

Dominik L. Schumacher, Mariam Zachariah, Friederike Ott2, Clair Barnes, Sjoukje Philip, Sarah Kew, Maja Vahlberg, Roop Singh, Dorothy Heinrich, Julie Arrighi, Maarten van Aalst, Lisa Thalheimer, Emmanuel Raju, Mathias Hauser, Martin Hirschi, Lukas Gudmundsson, Hiroko K. Beaudoin, Matthew Rodell7, Sihan Li, Wenchang Yang, Gabriel A. Vecchi, Robert Vautard, Luke J Harrington and Sonia I. Seneviratne. High temperatures exacerbated by climate change made 2022 Northern Hemisphere soil moisture droughts more likely. World Weather Attribution. 2022. https://www.worldweatherattribution.org/wp-content/uploads/WCE-NH-drought-scientific-report.pdf

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