08
Set

STATI GENERALI: IN ITALIA, IL CLIMA IN MOVIMENTO

Si sono tenuti in Val d’Ossola dall’1 al 3 settembre scorsi, gli Stati Generali dell’azione per il Clima.

La convocazione di “Ci sarà un bel clima” era per tutti i soggetti italiani coinvolti a vario titolo e nelle diverse forme nei temi e nelle azioni per clima e ambiente, per (ri)trovarsi e “Raccogliere, rafforzare e sostenere le voci dell’attivismo climatico italiano”.  Tra quelli che hanno risposto all’appello, c’è stata anche Italian Climate Network, presente con i volontari Paolo Della Ventura e Maria Letizia Filippi.

Tante energie positive hanno guidato e supportato la tre giorni climatica, con il filo conduttore dell’urgenza e della finalizzazione dell’azione climatica. Il clima è cambiato e, proprio per questo motivo, non c’è più tempo da perdere: la temperatura dell’aria, della superficie e dei mari, la concentrazione dei gas climalteranti – in particolare l’anidride carbonica, ma non solo – continuano ad aumentare, così come a diminuire l’estensione dei ghiacci marini estivi, sia in Artide che in Antartide.

Obiettivi dichiarati degli Stati Generali erano quelli di definire linee guida comuni per coloro che agiscono nell’ambito dell’attivismo ambientale, creare una rete italiana per l’azione climatica, che dia forza di comunicazione e di negoziazione agli attori coinvolti e  realizzare un documento per  raccogliere le attività svolte dall’attivismo italiano fino ad oggi, identificando i punti cruciali per attuare la transizione in Italia che funga da proposta politica nel dibattito pubblico sul tema con l’orizzonte  temporale di un anno.

Durante i giorni di dibattito e confronto, è infatti emersa con forza la necessità di trovare  forza e legittimazione nel confronto e nel dialogare con il decisore politico, ai livelli sia nazionale che locali, che è colui che, manovrando le leve, è l’unico che di fatto possa dar vita, o comunque trasferire nelle politiche e negli atti governativi ed amministrativi, l’azione climatica.

Nelle assemblee – plenarie e collettive, o per gruppi piccoli e grandi – si è parlato, confrontandosi, dei temi caldi dell’attivismo climatico: delle sue opportunità e delle sue sfide, dell’impatto che si vuole avere collettivamente. Dalla necessità di accelerare in Italia sul “policy making” e su una legge per il clima, alla giustizia sociale e climatica, dai modelli di comunicazione e divulgazione al rapporto con le risorse naturali e la tutela della biodiversità, al ruolo del sistema alimentare e del lavoro nella transizione energetica; dalla necessaria decarbonizzazione dell’energia alla mobilità.

Su alcuni di questi temi, in particolare, il lavoro si è svolto col metodo proprio delle assemblee dei cittadini. Formazione e tavoli di lavoro caratterizzeranno, infatti, il percorso fino al successivo settembre.

Il momento è storico, sotto ogni punto di vistaed è importante non tirarsi indietro e fare la propria parte. Il clima sta cambiando e ci sta chiamando ad agire e grande è la responsabilità che abbiamo oggi, tutti, nei confronti non solo di noi stessi, ma soprattutto delle prossime generazioni e di quelle che verranno dopo le prossime.

Articolo a cura di Paolo Della Ventura, volontario Italian Climate Network

Foto copertina e assembleari: credits di Gabriele Ruffato, Stati Generali dell’azione per il clima 

Foto: Paolo Della Ventura e Maria Letizia Filippi, volontari ICN

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