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LE FERITE DI COP26 BRUCIANO ANCORA – E LA GUERRA NON AIUTA

Finiscono due settimane di negoziati intermedi sul clima e con essi, probabilmente, un’epoca di mezzo tra COP26 e ciò che sarà il mondo a novembre tra conflitti in Europa, elezioni in Brasile ed elezioni mid-term negli Stati Uniti. Il tutto verso una COP27 che ormai, a meno di cinque mesi dal fischio d’inizio, si prefigura come – quale che siano gli esiti delle dinamiche citate – la prima mondiale di uno scenario geopolitico sicuramente inedito.

GLOBAL STOCKTAKE: UN TIMIDO INIZIO, LA NECESSITÀ DI MAGGIORE IMPEGNO ALLA FINE DELLA PRIMA REVISIONE TECNICA

Si è conclusa ieri ai negoziati intermedi sul clima delle Nazioni Unite la prima sessione di valutazione tecnica del Bilancio Globale (Global Stocktake – GST) delle emissioni di gas serra. Il GST è il processo previsto dall’articolo 14 dell’Accordo di Parigi, per la revisione quinquennale degli impegni presi dalle nazioni aderenti all’accordo per la riduzione delle proprie emissioni climalteranti. Durante queste due settimane i negoziatori si sono riuniti insieme a membri della società civile, inclusi scienziati ed esperti chiamati a supportare la valutazione dei dati sulle emissioni raccolti finora con presentazioni e pareri tecnici sulle loro aree di competenza.

ANCHE ITALIAN CLIMATE NETWORK TRA I FIRMATARI DELLA LETTERA SULLA TASSONOMIA INDIRIZZATA AGLI EUROPARLAMENTARI ITALIANI

Italian Climate Network insieme ad altre 10 Associazioni italiane ha firmato e inviato ieri una lettera agli Europarlamentari italiani in vista delle prossime elezioni in Parlamento Europeo all’inizio della seconda settimana di luglio per invitarli a respingere la proposta di includere gas e nucleare nella tassonomia e evitare di dirottare miliardi di euro dalle energie rinnovabili e da altre tecnologie verdi verso i fossili inquinanti e la costosa energia nucleare.

ITALIAN CLIMATE NETWORK PARTECIPA AL DIALOGO DELLA SOCIETÀ CIVILE CON IL G20

Tra i gruppi di engagement ufficiali del G20, che permettono a diverse parti interessate di dialogare con i governi dei Paesi del G20, c'è il C20 (Civil 20), che rappresenta la società civile. Anche Italian Climate Network è coinvolta nel processo, contribuendo alle attività del gruppo “Ambiente, giustizia climatica e transizione energetica”.

MERCATI DELLE EMISSIONI: SU COSA SI NEGOZIA

Ai negoziati intermedi di Bonn si parla anche di come continuare nello sviluppo pratico di quanto previsto nell’Articolo 6 dell’Accordo di Parigi. L’Articolo 6 fornisce una triplice cornice d’azione per gli approcci cooperativi tra Paesi volti al raggiungimento dell’obiettivo di contenere l’innalzamento delle temperature medie globali. Una parte dell’Accordo di Parigi molto tecnica, ostica da seguire per la maggior parte degli osservatori ma con, potenzialmente, un impatto importante sulle principali filiere industriali del mondo.

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