trasparenza COP29
21
Nov

TRASPARENZA, A FINE ANNO LA PRIMA SCADENZA PER PRESENTARE LE RELAZIONI DEI PAESI 

Tra le cose più importanti che serve fare alla COP29 c’è anche garantire che tutte le Parti siano pronte a presentare le loro Relazioni biennali sulla trasparenza (BTR) entro il 31 dicembre 2024.

Il tema, che può sembrare un tecnicismo burocratico, è in realtà fondamentale per un’azione concreta e coordinata contro la crisi climatica e proprio quest’anno vediamo entrare in vigore il nuovo sistema, più ambizioso e ora applicato con eguali condizioni a tutti i Paesi. Le relazioni sulla trasparenza sono strumenti vitali per governi e imprese, e contribuiscono a costruire una solida base di dati critici per il rafforzamento delle politiche climatiche e dell’azione per il clima. Lo stesso Direttore esecutivo dell’UNFCCC, Simon Stiell, la scorsa settimana a Baku ha definito la trasparenza come «una pietra miliare dell’Accordo di Parigi, che consente di rafforzare l’azione per il clima», e ha sottolineato che «ogni Rapporto biennale sulla trasparenza rappresenta una pietra miliare, che coglie i passi avanti compiuti e traccia il percorso da seguire». 

La trasparenza è fondamentale perché mette in evidenza i progressi dell’azione climatica, ha detto Stiell, ma anche perché ha il potere di stimolare ulteriori azioni (e ne abbiamo fortemente bisogno), dare risposte basate sui dati e allocare le risorse in modo più accurato. Anche per questo serve che anche il settore privato fornisca dati trasparenti che possano aiutare a guidare la pianificazione delle attività e degli investimenti. Ricordiamo che infatti il settore privato è stato esortato a presentare piani di transizione e impegni climatici entro COP30 a Belem, come vi abbiamo raccontato qui.

Tra i Paesi che hanno già presentato i loro rapporti e si sono distinti come “campioni” di trasparenza a livello globale, ha detto Stiell, ci sono Andorra, Guyana, Panama, Giappone, Spagna, Turchia, Kazakistan, Paesi Bassi e Singapore.
In questi giorni a Baku si è svolto un laboratorio operativo per fornire supporto alle Parti nelle fasi finali della preparazione della BTR, con assistenza individuale e un supporto mirato per tre moduli: 

  • inventario dei gas serra, 
  • progressi sui contributi determinati a livello nazionale (NDC),
  • supporto per i formati tabulari comuni (CTF).

Ma vediamo di cosa si tratta.
Ai sensi del Quadro di trasparenza rafforzato (ETF), le Parti dell’Accordo di Parigi sono tenute a presentare relazioni biennali sulla trasparenza (BTR) ogni due anni: la prima presentazione dovrà avvenire entro fine anno. 

Le Relazioni biennali sulla trasparenza includono informazioni su:

  • report di inventario nazionale (NIR); 
  • progressi verso NDC; 
  • politiche e misure, impatti e adattamento ai cambiamenti climatici;
  • livelli di supporto finanziario, sviluppo e trasferimento tecnologico e rafforzamento delle capacità, esigenze di rafforzamento delle capacità e aree di miglioramento. 

È previsto che i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e i Paesi meno sviluppati (LDC) possano inviare le informazioni richieste per la relazione a loro discrezione.

Dati e informazioni da inviare

Come delineato nelle linee guida, dati e informazioni contenuti nella Relazione biennale sulla trasparenza sono relativi a:

  • un resoconto testuale;
  • tabelle di rendicontazione comuni (CRT) per la segnalazione elettronica delle informazioni sugli inventari nazionali (NIR);
  • formati tabulari comuni (CTF) per la comunicazione elettronica delle informazioni necessarie a monitorare i progressi compiuti nell’attuazione e nel conseguimento degli NDC, informazioni sul sostegno finanziario, di sviluppo e trasferimento tecnologico e di rafforzamento delle capacità fornito e mobilitato, nonché necessario e ricevuto.

L’inventario nazionale (NIR) può essere presentato come rapporto autonomo, ed è composto da un documento di inventario nazionale (NID) e dalle tabelle di rendicontazione comuni.

Ulteriori informazioni da includere negli allegati alla relazione sulla trasparenza sono:

  • allegati tecnici per REDD+ (Riduzione delle emissioni derivanti dalla deforestazione, riduzione delle emissioni derivanti dal degrado forestale, conservazione degli stock di carbonio forestale, gestione sostenibile delle foreste e potenziamento degli stock di carbonio forestale, come indicato nella decisione 1/CP.16, paragrafo 70, COP16 Cancùn), ove applicabile;
  • informazioni relative alla partecipazione della Parte ad approcci cooperativi, ove applicabile.

Per l’invio di quanto richiesto dalla Relazione biennale sulla trasparenza, si utilizza l’applicazione ETF Reporting Tools, a cui possono accedere solo i compilatori nazionali nominati, tramite uno specifico portale di invio.

Simon Stiell ha ricordato che questo ciclo di relazioni e revisioni è un lavoro duro, ma si è detto determinato a garantire che tutti i Paesi, in particolare quelli vulnerabili, abbiano la capacità e il sostegno necessari per agire insieme per la trasparenza. E infatti a Baku, prima di COP29, la Presidenza azerbaigiana ha anche lanciato l’iniziativa Baku Global Climate Transparency Platform che dovrebbe incrementare il sostegno ai Paesi in via di sviluppo.  

Il Segretario generale dell’UNFCCC ha poi esortato tutti i Paesi a presentare i loro Rapporti biennali di trasparenza entro la fine dell’anno, avvalendosi del supporto del Segretariato laddove necessario. «Siamo tutti in viaggio insieme», ha detto, e «ogni presentazione, ogni lezione appresa, ci avvicina agli obiettivi dell’Accordo di Parigi».

Articolo a cura di Margherita Barbieri e Paolo Della Ventura, delegati Italian Climate Network

Immagine di copertina: foto di UN Climate Change

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