Bonn, conclusi i negoziati: la sintesi dell’ultima giornata
Da Bonn, l’ultimo report dai nostri delegati Federico Brocchieri, Federica Pastore e Francesco Capezzuoli sui vari tavoli di lavoro dell’ADP2.10:
- Preambolo (Sezione A)
Nella sessione conclusiva di questa sezione del testo, l’Arabia Saudita ha commentato come il testo preparato dai Co-chair per il preambolo non sia a loro parere “esauriente” come dovrebbe, e pertanto non ritengono di poterlo accettare.
Da segnalare l’intervento del Venezuela, che ha chiesto di prendere in considerazione in maniera particolare le generazioni presenti e future.
- Mitigazione (Sezione D)
Grazie all’abilità del Co-facilitatore, la sezione sulla mitigazione è stata quella che ha mostrato i maggiori progressi risultando estremente produttiva. La Cina ha proposto di estendere l’opzione 2 del paragrafo 4 (relativa agli “sforzi individuali”):
“Each Party shall communicate and maintain a national schedule setting out the efforts to reduce or limit GHG emissions that the Party intends to implement”
anche alle sezioni E, F, G, H.
L’India ha sostenuto come gli sforzi individuali debbano specificare il concetto di differenziazione, mentre secondo l’Australia dal paragrafo 4 mancano alcuni elementi, fra cui definizioni e tempistiche in merito alla natura dei contributi. Leggermente diversa la posizione del Canada, secondo cui l’elemento assente sarebbe l'”aggiornamento”.
Gli Stati Uniti hanno comunicato la propria preferenza per il termine “contributions” fra le opzioni [commitment – contributions – actions], specificando come i contributi debbano essere quantificabili e sottoposti a condizioni. Secondo la Colombia, invece, la condizionalità dovrebbe essere prerogativa solo dei Paesi in via di sviluppo.
Fuori dal coro l’Arabia Saudita, che si è espressa contro la divisione degli sforzi in collettivi ed individuali, sottolineando la mancanza di riferimenti adeguati al tema dell’equità, ed affermando come non siano disposti ad accettare un accordo che sia incentrato sulla mitigazione.
Sono seguiti poi i report dai 6 meeting informali:
implementazione congiunta; differenziazione; strumenti di mercato; strumenti “non” di mercato; misure di risposta; uso del suolo e strumenti REDD+.
Il risultato di queste sessioni sarà incluso in un “working document” che sarà consegnato ai Co-chair.
- Adattamento e Loss & damage (Sezione E)
Le discussioni in questa sezione sono state particolarmente complicate, soffermandosi a lungo sul ruolo delle “istituzioni” e le rispettive funzioni.
Presa di posizione da parte della Bolivia (G77 & Cina) sulle fonti di finanziamento private: “le azioni d’adattamento finanziate dal settore privato si sono mostrate inutili sia dal punto di vista tecnico, che scientifico”.
- Finanza (F)
Vi sono state sette submission di testo da parte di G77 & Cina, Unione Europea, Umbrella Group e Stati Uniti su diverse questioni legate alla finanza. Nel dibattito, è emerso come il Messico prediliga un approccio al tema che tenga conto delle questioni di genere, mentre l’Argentina ha sottolineato l’importanza di un riferimento allo sviluppo sostenibile.
La Bolivia (G77 & Cina) ha invece chiesto una distribuzione equa delle risorse tra mitigazione e adattamento, segnalando – commentando la proposta dell’UE – come molti aspetti sembrino essere lasciati su base volontaria.
- Capacity-building (Sezione H)
Le discussioni sono partite sulla base di due proposte di testo: le Parti hanno commentato come l’una non escluda necessariamente l’altra, e che abbiano il merito di includere alcuni dei punti di vista dei Paesi.
Gli Stati Uniti hanno commentato la necessità di una revisione del quadro sul capacity-building il prossimo anno, condizione affinché siano disponibili a proseguire le discussioni in merito.
- Plenaria conclusiva
Estremamente concisa la plenaria conclusiva di questo negoziato, che ha visto dapprima la comunicazione da parte di Christiana Figueres (Segretario Esecutivo dell’UNFCCC) dell’arrivo dei fondi necessari per finanziare la partecipazione dei delegati di alcuni paesi in via di sviluppo per le conferenze di ottobre e dicembre.
In seguito, i Co-chair hanno preso parola annunciando che nella prima settimana di ottobre sarà rilasciata un documento contenente le versioni aggiornate delle bozze di Agreement e COP Decision.
Infine, i rappresentanti delle Presidenze della COP20 e della COP21 hanno dichiarato che nei primi giorni del meeting di ottobre intraprenderanno una serie di consultazioni con le varie delegazioni per accelerare il percorso verso Parigi.
I Co-chair hanno quindi sospeso la sessione, in vista dell’ADP2.11 che avrà luogo a Bonn dal 19 al 23 ottobre.