21
Nov

COP22: ecco i risultati della Conferenza sul Clima e le nostre proposte per l’Italia

 

Comunicato Stampa

I punti del negoziato e le attività dell’Italian Climate Network alla COP

Roma, 21 Novembre 2016 – Si è conclusa nella notte di venerdì scorso a Marrakech la XXII Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici (COP22) della Convenzione Quadro dell’ONU sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). Mentre i negoziati hanno portato solo a piccoli passi avanti, una delle domande chiave era come le Parti avrebbero reagito rispetto alle elezioni americane.

Nonostante il fantasma di Trump aleggiasse su tutto il negoziato, gli Stati hanno dimostrato la volontà di proseguire l’azione collettiva contro i cambiamenti climatici”, ha dichiarato Veronica Caciagli, presidente dell’Italian Climate Network. “Non solo: lo “spirit of Paris” sta unendo i movimenti sociali e per il clima, le amministrazioni locali, le aziende. La rivoluzione energetica è in corso ed è ormai inarrestabile; la domanda adesso, mentre il 2016 si avvia a divenire l’anno più caldo di sempre, è se faremo in tempo ad evitare le conseguenze peggiori.

 Sulla stessa linea Federico Brocchieri, che con Francesca Mingrone ha coordinato le attività della delegazione di Italian Climate Network alla COP22, secondo cui “gli aspetti più rilevanti che emergono da Marrakech sono l’unione d’intenti nel non voler arretrare rispetto a quanto stabilito dall’Accordo di Parigi e la grande determinazione mostrata dai giovani nel volersi rendere protagonisti dell’implementazione dell’Accordo attraverso proposte concrete, dall’equità intergenerazionale all’educazione, mantenendo alta la pressione sui Paesi”.

Ben 48 Paesi hanno annunciato nel Climate Vulnerable Forum il proprio impegno ad aggiornare i propri NDCs entro il 2020 fissando il target per il raggiungimento del 100% di energia rinnovabile il prima possibile. Inoltre alcuni Stati hanno già iniziato a presentare le proprie Strategie di decarbonizzazione per il 2050: tra questi anche gli Stati Uniti, con un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra dell’80% rispetto al 2005. A contribuire verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi non sono solo gli Stati: il portale NAZCA per l’azione per il clima registra ad oggi oltre 12.000 azioni previste da città di 118 Paesi, 221 regioni, 2.138 aziende.

Italian Climate Network alla COP22

Anche quest’anno l’Italian Climate Network ha partecipato con una delegazione costituita in gran parte da giovani, che hanno aggiornato sui negoziati e gli eventi della COP con l’ormai tradizionale Bollettino COP.

  • Diretta streaming: “Lo stato del negoziato alla COP22”. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti: dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dalle principali ONG al World Food Programme (WFP), World Health Organization (WHO), CMCC e Connect4Climate. Si è trattata di un’occasione di assoluto rilievo per la condivisione delle posizioni dei partecipanti e per il rafforzamento del legame tra esperti e realtà italiane impegnate sul tema dei cambiamenti climatici.
  • La firma del Network Giovanile per il Clima del Mediterraneo (MYCN). Attraverso la propria Sezione Giovani, Italian Climate Network ha firmato la Carta per l’adesione al nuovo Network che vedrà coinvolti i principali movimenti giovanili per il clima dell’area del Mediterraneo, con l’obiettivo di realizzare iniziative ed adottare posizioni di advocacy comuni per una più adeguata gestione di aspetti legati al clima di carattere regionale.

I negoziati

Se Parigi è stata la Conferenza dell’Accordo, Marrakech è stata la Conferenza dell’assimilazione dell’Accordo. L’Accordo è infatti entrato in vigore in tempi record (meno di 1 anno, mentre per il Protocollo di Kyoto si erano dovuti attendere quasi 8 anni). E proprio per questo motivo probabilmente non ci sono stati i tempi per prepararla adeguatamente dal punto di vista tecnico in maniera adeguata affinché si potessero prendere decisioni significative.

Questi i principali risultati del negoziato:

  • Nella Decisione finale della COP22 si indica nella COP24 del 2018 il termine entro cui le entità operative, i corpi sussidiari e le piattaforme negoziali dell’UNFCCC dovranno presentare alla COP il “work programme” con gli elementi per l’attuazione dell’Accordo di Parigi. Contestualmente è stato annunciato che proprio la COP24 si svolgerà in Polonia, cosa che lascia qualche timore viste le posizioni storicamente ostruzioniste del Paese rispetto ai tagli alle emissioni.
  • Dal punto di vista finanziario, si è deciso che l’Adaptation Fund agirà all’interno dell’Accordo di Parigi e che sempre maggiore attenzione debba essere dedicata alla mobilitazione di fondi per l’adattamento; inoltre, il Green Climate Fund ha approvato lo stanziamento di 1,170 miliardi per la realizzazione di 27 progetti e programmi in 39 Paesi; infine, slitta al 2019 la redazione di un technical paper che individui le possibili fonti di finanziamento e le modalità operative per il Loss & Damage, il meccanismo che permetterà di valutare li danni e le perdite e compensare innanzitutto i Paesi più poveri e vulnerabili agli impatti ormai non evitabili provocati dai cambiamenti climatici.
  • Ancora non riesce purtroppo a decollare l’azione pre-2020: l’emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto, approvato nel 2012 per il secondo periodo d’impegno all’interno del Protocollo, non ha ancora raggiunto le soglie di ratifica necessarie per l’entrata in vigore.

L’Italia verso un futuro resiliente e a zero emissioni

Anche l’Italia dovrà contribuire per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi: perciò Italian Climate Network chiede che nel 2017 sia data priorità alla revisione della Strategia Energetica Nazionale e alla pianificazione, attraverso un’opportuna concertazione con gli stakeholder, di una nuova, chiara, consistente e solida Strategia per la Decarbonizzazione al 2050, in modo da indicare un nuovo percorso nazionale e avviare una rapida rivoluzione energetica.

E’ inoltre necessario delineare ed attuare con impegno le azioni nel campo dell’adattamento agli impatti climatici nel nostro Paese, attraverso l’attuazione di un Piano Nazionale di Adattamento. Questo Piano deve essere finalizzato attraverso un serio processo partecipativo per una larga condivisione del testo, e deve contenere in maniera chiara e completa i seguenti elementi: una tempistica, una allocazione dei fondi necessari per attuarlo ed un progetto di un solido sistema nazionale/regionale di monitoraggio, verifica e valutazione dell’efficacia delle misure di adattamento che saranno da attuare nel nostro Paese.

La rivoluzione climatica energetica è un processo che coinvolge tutti noi, cittadini, società civile, amministrazioni; ma di cui i nostri leader politici hanno il dovere di occuparsi. Verso un’Italia resiliente e a emissioni zero.

You are donating to : Italian Climate Network

How much would you like to donate?
€10 €20 €30
Would you like to make regular donations? I would like to make donation(s)
How many times would you like this to recur? (including this payment) *
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
Loading...