03
Dic

COY14: come i giovani affrontano il cambiamento climatico

di Silvia Valentini

Si è conclusa questo sabato COY14, la quattordicesima edizione della Conferenza Globale dei Giovani che come ogni anno precede l’inizio della Conferenza ONU sul Cambiamento Climatico (COP). Per tre giorni, giovani da tutto il mondo si sono ritrovati a Katowice, ospiti dell’Università della Slesia, per approfondire il tema dei cambiamenti climatici attraverso incontri, workshop e dibattiti. Un evento organizzato dai giovani per i giovani, un’occasione unica per accrescere la consapevolezza del rischio e per un scambio di esperienze e visioni.

Quasi un centinaio gli eventi in programma, che hanno spaziato da presentazioni a laboratori artistici a sessioni di meditazione, ed hanno affrontato il tema dei cambiamenti climatici attraverso molteplici prospettive e sfumature, dalle potenzialità dell’attivismo giovanile alle cause del negazionismo, passando attraverso lo sport, l’inquinamento da plastica ed i benefici del compost. Più di cento le nazionalità rappresentate dai partecipanti, che hanno reso l’ambiente fecondo di occasioni di arricchimento.

Questi tre giorni hanno anche visto i giovani di YOUNGO lavorare insieme in vista di COP24, attraverso l’elaborazione di posizioni ed istanze sui diversi temi su cui verteranno le negoziazioni. Esse sono contenute nel documento “YOUNGO Collective Policy Positions” per COP24, che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Altro prodotto di questo lavoro, la Dichiarazione sulla Giusta Transizione, che i rappresentanti di YOUNGO hanno consegnato al Presidente di COP24 Michal Kurtyka al termine della tre giorni.

Durante la cerimonia di chiusura, ospiti illustri quali la Presidentessa dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite Maria Fernanda Espinosa,  la Segretaria Esecutiva dell’UNFCCC Patricia Espinosa ed il Presidente di COP24 Michal Kurtyka hanno voluto affermare con la loro presenza e le loro parole il ruolo fondamentale che l’impegno dei giovani riveste nella sfida globale ai cambiamenti climatici. Hanno incoraggiato i loro sforzi, li hanno invitati a credere nella possibilità di un futuro prospero e a far sentire la propria voce presso governi ed istituzioni.

Ma la Conferenza Globale dei Giovani è stata anche l’occasione per dare visibilità alle analoghe iniziative nazionali che si sono svolte quest’anno in tutti i continenti, sotto il nome di Local Conferences of Youth (LCOYs). Giovani in America Latina e nei Caraibi, in Africa, Europa, Asia ed Oceania hanno accettato la sfida di organizzare Conferenze per i Giovani nel loro contesto locale, per far conoscere l’importanza della minaccia climatica e l’urgenza di azioni concrete volte ad evitarla. Le esperienze che hanno riportato parlano di una gioventù piena di entusiasmo e voglia di mettersi in gioco per la salvaguardia del nostro pianeta.

Noi ci auguriamo che iniziative come queste – la Conferenza Globale e le Conferenza Locali dei Giovani – possano continuare a moltiplicarsi in tutto il mondo, per diffondere consapevolezza fra i giovani e per rafforzare sempre più la loro capacità di affermare le proprie posizioni nel dibattito sul clima.

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