Da Strasburgo i giovani in azione per equitá di genere e ambiente
di Federica Pastore
Equitá di genere, ambientalismo, mainstreaming. Queste sono state le parole chiave che hanno caratterizzato la seconda settimana di marzo allo European Youth Center, dove si è tenuta la study session “Exploring gender equality in environmental projects” – organizzata da Youth and Environment Europe (YEE) in collaborazione con il Consiglio d’Europa – a cui hanno partecipato 25 giovani appartenenti a diverse ONG europee e internazionali.
La sezione Donne, Diritti e Clima di Italian Climate Network ha avuto l´opportunitá di prendere parte al progetto che, nel corso dei sette giorni, ha coinvolto i partecipanti in sessioni interattive, con la condivisione di esperienze e conoscenze in campo ambientale e dati sulla situazione relativa all´equitá di genere nei rispettivi paesi.
L´equitá di genere, diritto fondamentale riconosciuto, mira a garantire uguali diritti, responsabilitá e opportunitá tra tutti, a prescindere dal genere a cui una persona sente di appartenere e non limitandosi quindi alla sola paritá uomo-donna. Mainstreaming è il processo che si pone l’obiettivo di raggiungere tale equitá a livello politico, sociale ed economico, assicurandosi che la prospettiva di genere sia considerata ed implementata in tutte le fasi attraverso strumenti e metodi diversi e adeguati al contesto in cui si applicano (governo, istituzioni, enti).
Il legame tra equitá di genere e questioni ambientali, come gli effetti del cambiamento climatico, è ormai indiscutibile e per questo motivo è fondamentale continuare a sviluppare azioni e progetti che implementino la prospettiva di genere. Fondamentali da questo punto di vista gli interventi di alcuni esperti che hanno arricchito le attivitá del gruppo con diversi strumenti, come Linee Guida e modelli di gestione di progetti, ed esempi di buone pratiche di successo per poter integrare la prospettiva di genere all´interno delle ONG e nei progetti attuali e futuri.
In particolare, sono state molto incisive e hanno offerto interessanti spunti di riflessione le presentazioni di Vesna Jusup, Member relations Assistant del Partito Verde Europeo ed esperta di questioni di genere e comunitá LGBTQI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans, Queer, Intersessuali), e di Gerod Rody, Presidente e fondatore di OUT for Sustainability, un’organizzazione che mobilita la comunitá LGBTI in cause ambientali e sociali.
La study session di Strasburgo è stata quindi un’importante occasione di approfondimento, che ha portato inoltre alla nascita un nuovo network di ONG giovanili ambientali il cui obiettivo è di continuare a collaborare a progetti locali e internazionali. Il primo passo sará la realizzazione di pubblicazioni sui temi discussi durante la settimana di lavori di marzo, sotto la direzione di YEE. Perché l´equitá di genere è sí un diritto a sé stante, ma è anche uno dei prerequisiti per uno sviluppo sostenibile.