27
Ott

GIOVANI E MINISTRO DELL’ AMBIENTE IN DIALOGO

L’11 ottobre scorso ho partecipato, in qualità di Coordinatrice della Sezione Diritti e Clima di Italian Climate Network, all’evento ‘Governo e giovani dialogano: quali proposte per il clima’, tenutosi a Roma, presso la sede di Save the Children Italia alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

L’evento ha visto la partecipazione di un gruppo di relatrici (tutte giovani donne) – tra cui la sottoscritta – provenienti da diverse organizzazioni della società civile che hanno potuto confrontarsi con il Ministro su temi ‘spinosi’ legati al cambiamento climatico. In particolare:

  • Elisa Gardini, per WWF Italia Young, ha trattato il tema dei sistemi agroalimentari, sottolineando la necessità di avviare una giusta transizione anche in questo ambito tramite una gestione sostenibile dei settori della agricoltura, allevamento e pesca accompagnata ad educazione alimentare con campagne di prevenzione e informazione capillare e diffusa e l’implementazione di mense scolastiche sostenibili accessibili a tutti ed in particolare bambini e adolescenti per garantire diete sane ed eco-compatibili.
  • Carmen Malagesi, per Legambiente, si è invece occupata del tema dell’energia sostenibile stressando l’importanza di una giusta transizione verso le energie rinnovabili e il completo abbandono dei combustibili fossili entro il 2025. In questo senso, ha suggerito l’adozione di obiettivi più ambiziosi nell’ambito del nuovo PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) per la riduzione dei livelli di emissioni di gas clima-alteranti così come la necessità, al contempo, di indirizzare i piani di investimento delle infrastrutture energetiche in modo da candidare l’Italia a diventare l’hub delle fonti rinnovabili.
  • Nadia Paleari, per Change For Planet, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità urbana attese le sfide che le città e i loro abitanti dovranno affrontare a causa del cambiamento climatico. In questo contesto, ha sollevato la necessità di una progettazione urbana eco-compatibile a partire dalla creazione di un sistema di mobilità e trasporto pubblico sostenibile, la riqualificazione delle aree verdi per ridurre le temperature e migliorare la qualità dell’aria, accompagnati da un sistema di rendicontazione e valutazione delle performance di sostenibilità trasparente e condiviso per la creazione di best-practices tra Aree Metropolitane.
  • Vera Lazzaro, per Movimento Giovani per Save the Children, ha sottolineato il ruolo fondamentale della educazione dei giovani a diventare cittadini consapevoli e resilienti alla crisi climatica con il riadattamento e l’inserimento nei programmi scolastici e nei curricula universitari di moduli sull’educazione ambientale e alla cittadinanza globale così come la necessità di garantire la partecipazione giovanile nei processi decisionali in quanto soggetti impattati in maniera sproporzionale dal cambiamento climatico creando idonei spazi di ascolto, training e capacity building. 
  • La sottoscritta (Erika Moranduzzo) ha invece trattato il tema della finanza climatica nell’ambito del quale ho rimarcato la necessità per l’Italia – in quanto Paese Sviluppato – di fare la sua parte nel mettere i Paesi in via di sviluppo nelle condizioni di poter far fronte al cambiamento climatico. In questo senso, ho chiesto la celere implementazione del Fondo Italiano per il Clima e la promozione del Nuovo Fondo per Perdite e Danni entrambi lanciati a COP27 in modo coerente con le richieste e le specifiche necessità dei Paesi in via di sviluppo ed in particolare attraverso l’erogazione di maggiori risorse, supportando un processo trasparente e democratico di gestione di tali fondi che veda l’inclusione della società civile tra gli attori chiave.

Dal confronto è emersa da una parte, la preparazione e la sensibilità dei giovani per la questione climatica e la necessità di agire con urgenza per combattere tale crisi, dai più piccoli ai più adulti. Contestualmente, infatti, è stata esibita una mostra che ha restituito anche tramite immagini e disegni, i pensieri dei bambini su come risolvere la crisi climatica. Dall’altra, è emerso l’interesse del Governo Italiano ad una partecipazione attiva dei giovani nei processi decisionali oltre alla volontà di raccogliere le relative proposte.

L’evento si è rivelato dunque opportunità necessaria per avviare un tavolo di discussione con il Governo Italiano nell’ambito del quale presentare le proposte/raccomandazioni elaborate dai giovani per l’individuazione e implementazioni di soluzioni alle sfide dettate dal cambiamento climatico ponendo al centro i diritti delle presenti e future generazioni. 

Certo non si può non rilevare che questo è solo l’inizio di un processo che forse arriva in ritardo sulla ‘tabella di marcia’ vista l’urgenza della crisi climatica. Ma come ICN siamo, comunque, contenti di avervi preso parte e lavoreremo affinché questo tavolo di discussione si mantenga vivo e si sviluppi in un processo di consultazione costante e collaborativo tra Governo, i giovani e società civile che possa determinare una trasformazione ecologica e sociale concreta a beneficio di tutti.

Articolo a cura di Erika Moranduzzo, Cordinatrice della Sezione Clima e Diritti a Italian Climate Network

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